2024-09-11
In Ucraina cadono gli F-16, ma spunta un’azienda privata che ne ha addirittura 29
Stormo di F-16 della compagnia canadese (Top Aces)
Gli Stati alleati non si intestano l’addestramento delle forze anti russe. Sul mercato però la canadese Top Aces, che lavora con Usa e Germania, dispone di un arsenale.Lo scorso 26 agosto un F-16 di fabbricazione Usa in uso all’aeronautica militare ucraina è precipitato durante un combattimento aereo contro le forze russe. Durante la battaglia, gli F-16 hanno dimostrato un’elevata efficienza abbattendo quattro missili da crociera nemici, utilizzando le loro armi aeree. Tuttavia, durante un ulteriore avvicinamento a un bersaglio, si è persa la comunicazione con uno degli aerei e in seguito è stato scoperto che l’aereo si era schiantato e il pilota era deceduto, forse a causa di un suo errore. Secondo quanto riportato dalla Cnn, il pilota era Oleksiy Mes, conosciuto con il soprannome di «Moonfish», ritenuto il miglior pilota di Kiev. Ma chi ha addestrato i piloti ucrani a volare e combattere sugli F-16 che dovrebbero essere per il momento sei? Tutti e nessuno. O meglio, nessun Paese si è alzato in piedi a fire: «Li abbiamo addestrati noi». E qui la nostra storia diventa interessante perché entrano in gioco una serie di società private. L’instabilità globale e le guerre in corso senza dimenticare i mille focolai di crisi che possono deflagrare in qualsiasi momento in conflitti veri e propri, fanno la fortuna di produttori di armi di qualsiasi tipo, blindati sempre più sofisticati e aerei da guerra che però bisogna saper usare. La domanda crescente di capacità di addestramento avanzate, specialmente per l’aeronautica militare statunitense e i suoi alleati (quindi in ambito Nato), ha impresso un fortissima accelerazione alla collaborazione con aziende private in grado di fornire quelle che vengono definite «flotte di aggressori tecnologicamente all’avanguardia». Una delle aziende leader del settore è certamente la Top Aces, società canadese fondata nel 2000 da un gruppo di ex piloti della Royal canadian air force (Rcaf). La sua missione principale è sempre stata quella «di fornire addestramento alla difesa aerea tattica alle forze militari». Top Aces è cresciuta costantemente, così come sono aumentate le aree di intervento e le sue capacità tecnologiche. Ad esempio la flotta di Top Aces include una varietà di velivoli, dagli F-16 (ben 29) supersonici a jet subsonici come l’Alpha Jet e l’A-4 Skyhawk, oltre a business jet adattati per la guerra elettronica e per ruoli tattici. Questi aerei sono dislocati in strutture strategiche negli Stati Uniti, in Canada e in Germania, per supportare i programmi di addestramento per forze aeree come l’Aeronautica militare degli Stati Uniti, le forze armate canadesi e altre ancora. L’azienda è di proprietà privata ma opera in base a contratti con vari governi, tra cui quelli di Canada, Stati Uniti e Germania. Dato il suo ruolo nell’addestramento aereo, Top Aces opera in maniera fortemente regolamentata e controllata dai dipartimenti della Difesa di questi Paesi e non potrebbe essere altrimenti. Questo ha fatto nascere una serie di speculazioni sul fatto che l’azienda potrebbe essere in realtà di proprietà di un governo o di qualche servizio di intelligence e in questo caso della Cia. Ma non è detto che sia così. Top Aces nel 2017 si è assicurata un importante sostegno finanziario da Clairvest group, un fondo canadese di private equity che controlla asset per un valore di almeno 5 miliardi di dollari. Forte di questo l’azienda ha potuto espandersi e si è dotata di piattaforme avanzate come gli F-16. Ma quello che rende interessante Top Aces è la tecnologia della quale dispone. Ad esempio i sistemi Irst (ricerca, scoperta e inseguimento di obiettivi militari) che sono diventati fondamentali nelle attività moderne di test e valutazione. Un esempio è un test militare statunitense del 2022, in cui secondo la stampa specializzata, un business jet Rockwell Sabreliner modificato e dotato di una versione podded del sistema TacIrst, «ha dimostrato la versatilità e l’efficacia dei sistemi Irst in vari scenari di combattimento». Questo test ha evidenziato il loro valore non solo per gli ingaggi aria-aria, ma anche per missioni più ampie, che coinvolgono sistemi senza pilota e rilevamento di missili. Mentre Top Aces continua a espandere le proprie capacità, non c’è dubbio che l’aggiunta di F-16 equipaggiati con Irst sia un significativo progresso nella capacità dell’azienda di fornire servizi aerei di alto livello, insomma un livello militare ma privato. Evidente che in un’epoca in cui lo stealth (invisibile ai radar) e la guerra elettronica dominano il campo di battaglia, la capacità di rilevare e seguire i bersagli senza affidarsi ai sistemi radar tradizionali offre un grande vantaggio strategico. Questa capacità è particolarmente importante negli ambienti di addestramento, dove la riproduzione delle minacce più avanzate è fondamentale per preparare i piloti ad affrontare le sfide che incontrano. Offrendo una rappresentazione più realistica dei potenziali avversari, gli F-16 equipaggiati con Irst di Top Aces oggi svolgono un ruolo cruciale nel garantire che le forze Usa e alleate siano preparate ad affrontare le complessità del combattimento aereo moderno. L’integrazione di tecnologie all’avanguardia su piattaforme più vecchie come l’F-16 permette ai Top Aces di simulare avversari che sono alla pari con le minacce. Questa innovazione assicura che le forze militari siano adeguatamente preparate per i futuri conflitti, magari proprio Russia e Cina? Al di là degli aspetti tecnici, suona un bel po’ strano che un’azienda privata possa girare il mondo con 29 F-16. Da dove arrivano? Chiaramente da Paesi Nato che li cedono nel momento in cui ricevono i nuovi F-35, sempre della Lockhhed Martin. Evidentemente non tornano negli Usa ma fanno una tappa intermedia in mano a un privato che resta nell’ombra. Decolla dalle piste militari e arriva là dove, ufficialmente, è meglio che gli Stati non arrivino.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.