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Dall’Ue 18 miliardi agli Ucraini in cambio di riforme. E loro vogliono vietare i culti

Dall’Ue 18 miliardi agli Ucraini in cambio di riforme. E loro vogliono vietare i culti
Manifestazione di attivisti ucraini di fronte alla statua di Caterina II di Russia a Odessa (Ansa)
  • Il Parlamento europeo dà l’ok al prestito, a patto che Kiev rafforzi lo Stato di diritto. Propositi non proprio in linea col disegno di legge che intende bandire la Chiesa russa.
  • Giovedì il presidente del Consiglio europeo vola a Pechino. Ma in modo irrituale la leader della Commissione, con cui non corre buon sangue, non sarà presente.

Lo speciale contiene due articoli.

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Di Pietro choc: «Prevedo brogli»
Antonio Di Pietro (Ansa)
L’ex magistrato lancia l’allarme in vista del referendum: «Vogliono spostare due milioni di voti di italiani all’estero, a loro insaputa». Una nuova richiesta può far slittare il voto.

La riforma della giustizia, di cui in Italia si discute ormai da decenni, potrebbe finalmente diventare realtà. Approvata dal Parlamento, deve ora superare l’ultimo scoglio: il referendum confermativo che si terrà la prossima primavera. Cavallo di battaglia di tutto il centrodestra, questa riforma epocale è invece ferocemente osteggiata dalla sinistra che, sin dai tempi del berlusconismo, sostiene che la divisione delle carriere rappresenterebbe una picconata alla democrazia e all’autonomia dei giudici.

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Si avvicina il cenone della vigilia e il pranzo di Natale, ed ecco un’idea sfiziosa facilissima e buonissima che mette d’accordo tutti per un antipastino veloce, o un accompagnamento per l’aperitivo da portare in tavola tiepido per aprire le giuste celebrazioni gastronomiche.
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Alberto Contri: «Mattarella calpesta i limiti della Carta»
Alberto Contri (Imagoeconomica)
L’esperto di comunicazione: «Nonostante l’eccezione del secondo mandato, il capo dello Stato interviene su tutto, dando indirizzi di politica interna ed estera. Nel frattempo i media mainstream globali crollano perché la verità si trova solo sui social liberi».

Sconfortato per lo stato dell’informazione in Italia e in Europa, stupito di essere tra i pochi ad allarmarsene ma deciso a dar battaglia, già ai vertici di importanti istituzioni della comunicazione, ex consigliere Rai e per 20 anni presidente di Pubblicità Progresso, Alberto Contri ha appena pubblicato La guerra della comunicazione, testo contenuto in Luce (Arca Edizioni), saggio di autori vari, tra i quali lo storico Angelo D’Orsi e la virologa Maria Rita Gismondo.

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