2024-03-29
Gli 007 del cibo ascoltati alla Camera: «Carciofi egiziani e formaggio lituano spacciati come italiani»
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Carciofi egiziani spacciati per primizie italiane, formaggio lituano venduto come Igp Italia. Sono solo alcune delle truffe scoperte l'anno scorso dal Dipartimento Antifrode del ministero dell'agricoltura, il cui responsabile, Felice Assenza, è stato audito martedì scorso in audizione in commissione alla Camera.Purtroppo, stando a quanto riferito da Assenza, negli ultimi tempi le frodi e le pratiche scorrette di falsificazione sia in Italia che all'Estero (sotto forma di prodotti italian sounding) sono aumentate, coinvolgendo soprattutto il settore ortofrutticolo e lattiero-caseario. In totale, l'anno scorso ci sono stati più di 50.000 controlli, che hanno portato a 5500 contestazioni e a sequestri per un valore di 42 milioni di euro. L'aumento delle frodi è dovuto in primis al potenziamento dei controlli voluto dal ministro Francesco Lollobrigida, che ha istituito una cabina di regia nella seconda metà del 2023, per evitare sovrapposizione tra le varie autorità preposte ai controlli e quindi per una maggiore efficienza.Il primo banco di prova della cabina di regia sono stati i controlli nei porti sul grano d'importazione, per evitare che nei prodotti finiti risultasse la falsa dicitura «grano italiano». Nell'ultimo periodo, però, Assenza ha fatto notare che l'allarme maggiore, anche per la stagionalità del prodotto, si è verificato sui carciofi, dei quali sono arrivate ingenti quantità dall'Egitto, immesse nella grande distribuzione spesso con dicitura origine Italia. Vi è stato poi un clamoroso sequestro avvenuto in Sicilia di 100 quintali di cagliata surgelata proveniente da Lituania, Germania e Polonia, con cui sono stati prodotti dei formaggi etichettati come italiani. Al primo posto nella classifica dei controlli resta però il settore vitivinicolo, che assorbe circa il 30% del lavoro del Dipartimento. Non a caso, lo stesso Dipartimento antifrode del ministero fu istituito nel 1986, in occasione dello scandalo del vino al metanolo, che causò 19 vittime. Naturalmente, l'attenzione degli ispettori del ministero è rivolta principalmente ai prodotto di qualità, alle loro contraffazioni e anche alle imitazioni dozzinali provenienti dall'estero e presenti anche su molti siti di e-commerce. A questo proposito, Assenza ha sottolineato che il ministero ha messo in campo una serie di accordi coi principali marketplace del web, per arrivare in tempi brevi alla rimozione dai siti dei prodotti fasulli. «Purtroppo», ha detto, «c'è una grandissima contraffazione dei nostri prodotti». La risposta, però, potrebbe arrivare dall'Intelligenza artificiale, poiché l'ispettorato ha avviato dei protocolli d'intesa con alcune università italiane, per approntare dei meccanismi di controllo permanenti e automatici. Legata alla questione della contraffazione c'è quella delle pratiche commerciali scorrette, che rappresenta un'altra parte rilevante dell'attività del Dipartimento. In questo caso la lente degli ispettori è puntata sui rapporti tra grande distribuzione e produttori. «Spesso», ha detto Assenza, «nei contratti mancano elementi essenziali su prezzo quantità e qualità della merce. Stiamo svolgendo delle indagini importanti», ha aggiunto, «sui contratti internazionali».
Jose Mourinho (Getty Images)