2023-05-05
Commissariamento per Inps e Inail. L’era Tridico è arrivata al capolinea
Pasquale Tridico (Imagoeconomica)
Il governo avvia la riforma degli enti previdenziali e nel frattempo cambia i vertici. Il presidente grillino, ideatore del Reddito e fautore di decine di nomine, alla porta. Slitta la scelta del vertice della Gdf.Con l'innalzamento delle soglie di arruolamento nelle Forze Armate, cambierebbero anche le soglie per polizia e pompieri. A disposizione 5.000 posti.Lo speciale contiene due articoli.È finita l’era del presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Un po’ a sorpresa il Consiglio dei ministri anziché la nomina del comandante della Gdf e della Polizia, di cui si parlava insistentemente del pomeriggio, con un coup de théâtre hanno commissariato l’Inps e l’Inail. La decisione ha colto di sorpresa tutti i cronisti che seguono la politica per mestiere. Ma Giorgia Meloni ha sviato tutti e alla fine è arrivata la decisione che nessuno si aspettava. È infatti arrivato il riordino dell’istituto, insieme a quello dell’Inail, presieduto da Franco Bettoni, anche lui in uscita. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che prevede la revisione della governance dell’ente di via Ciro il Grande. Vediamo nel dettaglio le modifiche.È stata abolita la figura del vicepresidente e prevista una modifica dei poteri del presidente, che proporrà la nomina del direttore generale (prima appannaggio del consiglio di amministrazione). Il dg rimarrà in carica 4 anni (allineandosi con tutti gli altri organi) anziché 5 e sarà scelto con procedura comparativa di interpello, come per i dirigenti della pubblica amministrazione, anziché tra i dirigenti interni o tra gli esperti della materia. Entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge sarà nominato un commissario straordinario, con la conseguente decadenza dei presidenti, dei vicepresidenti e dei consigli di amministrazione.E questo significa la fine dell’era Tridico, l’attuatore del Reddito di cittadinanza, abolito nella forma da lui ideata dall’attuale governo.Il presidente uscente si è distinto per la trasformazione dell’Inps da azienda di servizi a organo di propaganda politica, proseguendo il percorso già avviato dal predecessore Tito Boeri. In questo modo sono stati compromessi sia i risultati di bilancio che segnano disavanzi sempre più pesanti che i servizi per i cittadini.Si è pensato a stipulare decine di convenzioni con università, protocolli di collaborazione, addirittura concerti musicali, nonché la realizzazione di una università Inps della previdenza sociale e sull’altro piatto della bilancia ci sono ritardi cronici, disfunzioni nella liquidazione delle prestazioni, difficoltà di comunicazione con le categorie professionali e con le imprese che percepiscono l’Inps come un carrozzone poco utile alla crescita del Paese.Sono gli episodi della gestione Tridico degli di menzione: come la débâcle del click day e il data breach (diffusione di dati sensibili di migliaia di privati su cui indaga il Garante), gli ormai conclamati omessi controlli sul Rdc menzionati anche nella relazione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei conti da parte del procuratore generale. Da non dimenticare anche le raffiche di nomine di dirigenti in pieno periodo elettorale e anche dopo, tra cui quella dello stesso avvocato generale dell’Inps che all’indomani del conferimento dell’incarico ha reso un parere favorevole al prolungamento del mandato del suo presidente del Cda, lo stesso Tridico, che l’aveva nominata.Adesso c’è da sperare che l’Inps torni a fare il suo mestiere, a erogare, in tempi giusti, le prestazioni previdenziali e assistenziali.Sempre nel Cdm di ieri fumata grigia invece per il nuovo comandante generale della Guardia di finanza. L’andazzo si era intuito già nella mattinata di ieri, quando intorno alle 8 si sono incontrati al ministero dell’Economia e delle finanze il padrone di casa di via Nazionale Giancarlo Giorgetti e il collega a capo della Difesa Guido Crosetto (a cui la nomina compete tecnicamente). L’incontro è durato più di mezz’ora e non è andata bene, nel senso che i due ministri non avrebbero trovato un nome condiviso per il vertice della Gdf.A un certo punto della giornata il piano sembrava chiaro: il vertice della Fiamme gialle sarebbe stato scelto da Fdi, mentre quello della Polizia dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e, quindi, dalla Lega. Ma poi a Palazzo Chigi si è verificato un’impasse forse dovuto all’età del vicecomandante della Gdf Andrea De Gennaro (63 anni e mezzo), il candidato che sarebbe stato portato dalla Meloni in consiglio, ed è tornato in auge il nome di Umberto Sirico, capo dei reparti speciali delle Fiamme gialle, considerato da alcuni commentatori come il candidato più apprezzato dal comandante uscente della Gdf Giuseppe Zafarana. Il quale in realtà, a quanto risulta alla Verità, gradirebbe o considererebbe certamente all’altezza del compito anche generali come Michele Carbone, Bruno Buratti e Francesco Greco. Meno altre soluzioni.Ma l’appoggio più o meno reale di Zafarana potrebbe non essere decisivo, essendo l’ex comandante enfant prodige (è stato il più giovane capo delle Fiamme gialle) non in cima al gradimento di Fdi, che invece di dargli la poltrona di direttore del Dis (a lui certamente più gradita, vista l’esperienza e la giovane età) è stato invece spedito a Milano a fare il presidente dell’Eni, carica più onorifica che operativa.Il risultato della mancata nomina è che il passaggio di consegne sarà provvisorio. Infatti Zafarana l’8 maggio si sposa (auguri) e il nove lascerà il suo posto (a interim?) proprio a De Gennaro, prima di partecipare alla Cda con cui si insedierà al posto di presidente di Eni.De Gennaro viene considerato il candidato favorito del sottosegretario Alfredo Mantovano e ha certamente la benedizione del fratello Gianni De Gennaro, vecchio capo della Polizia e dei servizi segreti Gianni (molto ascoltato dalle parti di Palazzo Chigi), un servitore dello Stato che una certa sinistra vede come il fumo negli occhi per la gestione del G8. Tanto che in molti ricordano la presenza di Gianfranco Fini, allora vicepremier, nel forte San Giuliano di Genova durante le operazioni anti black bloc.Certo la mancata nomina potrebbe essere percepita come un segno di debolezza del governo, visto che, come detto, il passaggio di consegne del 9 al Comando generale sarà una cerimonia a metà. A meno che il prossimo Cdm non confermi De Gennaro.Semaforo verde, invece, per la nomina del commissario straordinario per la siccità. Si tratta di Nicola Dell’Acqua, attualmente direttore di Veneto Agricoltura e presidente dell’associazione delle agenzie regionali per lo sviluppo agronomico. Via libera anche, per 12 mesi, allo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatesi in Calabria dal 26 novembre al 4 dicembre 2022. Stato d’emergenza anche per le conseguenze dei nubifragi dei giorni scorsi in Emilia Romagna. Pure in questo caso il provvedimento prevede una durata di 12 mesi e uno stanziamento di 10 milioni per i primi interventi. Autorizzata anche la realizzazione di nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una potenza complessiva di circa 600 megawatt. Disposta anche «la proroga di 10 anni del termine di presentazione della domanda per la concessione del titolo onorifico previste a favore delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati».<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/tridico-commissariamento-inps-2659955383.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="alzare-il-limite-di-eta-per-larruolamento" data-post-id="2659955383" data-published-at="1683234995" data-use-pagination="False"> «Alzare il limite di età per l’arruolamento» Superare i limiti dei 24 e dei 28 anni per entrare nelle Forze armate, passando a 30 per i volontari in ferma prefissata iniziale (30 mesi) e a 35 per quelli in ferma prefissata triennale. Per polizia e vigili del fuoco, invece, si passerebbe da 25 a 31 anni. E anche per i carabinieri il limite salirebbe a 30 per la carriera iniziale. Per ora è una proposta, ideata dal presidente della commissione Difesa della Camera Nino Minardo (Lega) e dal ministro della Difesa Guido Crosetto. La manovra, inoltre, andrebbe a incastrarsi con una legge, approvata già durante la scorsa legislatura, con cui è stata cancellata la riduzione delle piante organiche fissata al 2024, a causa del conflitto in Ucraina. Ci sarebbero quindi almeno 5.000 posizioni da assegnare e nuovi concorsi. Nella relazione che accompagna la proposta di legge viene sottolineato in modo particolare anche l’obiettivo previsto da Minardo, ovvero un’apertura a chi «ha perso il lavoro e non riesce a trovarne un altro in un momento difficile come quello attuale». Ma non è l’unica finalità: l’elevazione dell’età per la partecipazione ai concorsi deve essere «adeguata all’evoluzione sociale e culturale della popolazione italiana e anche alle legislazioni di vari Paesi europei e degli Stati Uniti». Così, insomma, l’Italia andrebbe ad adeguarsi agli standard adottati dalle Forze Nato. La proposta, poi, troverebbe giustificazione anche sotto un altro aspetto: «È necessario [...] tenere conto dell’innalzamento dell’aspettativa di vita ma anche del fatto che gli stili di vita sono cambiati e il mondo dello studio e del lavoro sono diventati più flessibili e sempre meno scanditi da tappe certe». Stando alla proposta di Minardo, «una nuova normativa oltre che metterci al passo con i nostri alleati rappresenterebbe anche un obiettivo sociale non indifferente». Dare «una possibilità di partecipare ai concorsi ai cittadini più maturi che per svariati motivi hanno superato il limite d’età». I limiti, inoltre, da più parti venivano considerati discriminatori e non più al passo con i tempi. Attualmente per poter accedere ai concorsi per le carriere militari bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni non compiuti. Degli innalzamenti erano già previsti, fino a tre anni, ma solo per i militari in servizio o per gli ex militari. Minardo anche per queste categorie propone 30 anni per i volontari della ferma annuale in servizio o in congedo, mentre per i volontari della ferma prefissata iniziale in congedo che abbiano completato il percorso da più di 12 mesi si prevede un innalzamento che tenga conto degli anni di servizio prestati all’interno delle Forze armate. Minardo aveva già presentato una proposta simile nel 2018, tentando di portare l’asticella a 40 anni. «Il limite di età per la partecipazione ai concorsi statali in Italia risulta essere tra i più bassi in Europa», spiegò all’epoca il parlamentare siciliano. E proprio a 40 anni Minardo vorrebbe portare il reclutamento di ufficiali, sottufficiali e graduati dei ruoli tecnici delle Forze Armate e dell’Arma.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
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