2025-07-08
Toni Brandi: «Il transumanesimo è il male, non prevarrà»
Toni Brandi, presidente di Pro vita e famiglia
L’affondo del presidente di Pro vita e famiglia onlus contro chi propaganda aborto, suicidio assistito e dottrina gender: «Il fine ultimo è sostituire Dio, ma il mondo sta reagendo». A settembre le «Tavole di Assisi», l’evento per i cristiani conservatori.Alle Tavole di Assisi, il fine settimana dedicato ai cristiani conservatori che avrà quest’anno la sua terza edizione nei giorni di sabato 6 e domenica 7 settembre, ci sarà anche Pro vita e famiglia onlus. Non solo perché la nota sigla fa parte dell’organizzazione della manifestazione - gli incontri si terranno a due passi dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli, presso il Cenacolo francescano -, ma anche perché diversi suoi esponenti figureranno tra i relatori. Tra gli esponenti di Pro vita che di certo parleranno alle Tavole di Assisi - che per l’occasione conterà su una partnership con La Verità -, ci sarà anche il suo presidente, Toni Brandi, che abbiamo avvicinato per capire meglio i temi che si toccheranno.Brandi, perché come Pro vita avete confermato supporto e presenza alle Tavole di Assisi?«L’iniziativa delle Tavole di Assisi è fondamentale perché l’opinione pubblica oggi è incorniciata in una falsa narrativa, totalmente staccata dalla realtà. Perciò quello che noi vorremmo fare, che vogliamo fare, anzi è nostro dovere fare con le Tavole di Assisi è aiutare l’opinione pubblica a uscire da questa falsa cornice e vedere la realtà per quello che è, non la fantasia creata dai media mainstream e dai poteri forti che cercano di controllare il mondo per i propri interessi finanziari. Di qui il nostro appoggio a questa iniziativa identitaria, conservatrice e cristiana».Può fare qualche esempio di questa falsa narrazione che contrastate?«Anzitutto, ci viene ripetuto che il bambino nel grembo di una mamma sia un grumo di cellule e che l’aborto sia un diritto umano fondamentale dell’Unione europea, mentre la realtà scientifica incontestabile è che la vita umana inizia dal concepimento. Quindi il primo diritto umano fondamentale è il diritto alla vita, perché senza la vita non ci sono diritti».Poi?«Allo stesso modo, ci raccontano che la famiglia naturale è il luogo di abusi e repressione. La realtà è che la famiglia, composta da un padre e una madre uniti stabilmente in matrimonio, è statisticamente la miglior condizione di vita per gli adulti e per i bambini, a beneficio dell’educazione dei giovani. È come un trampolino di lancio, no?».Certo.«È la famiglia che ti sostiene nei momenti di difficoltà: è un po’ ospizio, un po’ ospedale, un po’ pronto soccorso, scuola, tutto. E poi ci sono le balle sul gender. Ci raccontano che i bambini adolescenti devono poter scegliere la loro identità tra infiniti generi bloccando il loro sviluppo sessuale con interventi chirurgici, farmaci, ormoni. Viviamo davvero in un mondo all’incontrario».Qual è il fine ultimo di questa falsa narrazione così sistematica?«Il fine ultimo è sostituirsi a Dio, il transumanesimo. Che non avverrà, perché Dio non lo permetterà».Alle Tavole di Assisi lei parlerà del fine vita. Quali sono le false narrazioni al riguardo?«Anzitutto vorrei sottolineare che solo 14 Paesi al mondo - su 194 - hanno legalizzato o eutanasia o suicidio assistito. Per cui la coscienza collettiva mondiale è contraria a legiferare sulla morte, perché la morte è un male. Ci dicono che morire sia libertà, ma la realtà ci dimostra che chi chiede di morire non è libero ma disperato. L’ha descritto anche dj Fabo nella sua ultima lettera: «I miei giorni passano nella sofferenza e nella disperazione, non trovando più senso nella mia vita». E il suo fisiatra disse che nessuno era riuscito a dargli una motivazione per continuare ad amare la vita. Ma allora era davvero libertà, voleva davvero morire, o era una richiesta di aiuto ignorata? Il problema oggi è che viviamo in un mondo irreale: della morte, talvolta, non si parla purtroppo neppure nelle chiese. Resta solo un messaggio».Quale?«Che valga la pena vivere solo se sono ricco, bello, potente, produco e faccio le cose e sono autonomo. Ma ciò non è vero: un neonato non ha meno dignità solo perché dipende dai genitori, e lo stesso vale per un anziano o per un disabile».Con quale speranza, anche alle Tavole di Assisi, portate avanti queste battaglie così controcorrente? «Sono convinto che le porte dell’inferno non preverranno. Ma ci sono anche dei cambiamenti molto significativi, come l’elezione del presidente Trump negli Stati Uniti e quella di Papa Leone XIV. E poi pensiamo ai tanti Paesi che erano primi promotori del gender - come l’Australia, la Nuova Zelanda, la Finlandia e la Norvegia e la maggior parte degli Stati americani -, che stanno facendo marcia indietro, come anche sul fronte degli sport femminili, dove per anni le atlete hanno sofferto la competizione sleale con maschi biologici».
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.