
I commissari sequestrano i conti della Cin di Onorato. L'armatore: «Irresponsabili».Una nuova accelerazione nella crisi del gruppo marittimo Moby ha di fatto bloccato i collegamenti di Sicilia, Sardegna e isole Tremiti con la terraferma, nel pieno dell'epidemia di coronavirus: ieri mattina infatti Cin, la società del gruppo che gestisce le corse in convenzione con le due isole maggiori e l'arcipelago al largo della Puglia, ha sospeso tutte le corse programmate. La decisione è stata presa a seguito del sequestro conservativo dei conti correnti di Cin disposto dai commissari della vecchia Tirrenia, un tempo la compagnia pubblica di navigazione, acquisita nel 2012 dal gruppo di Vincenzo Onorato. Lo Stato vanta infatti nei confronti di Cin un credito di 180 milioni di euro, da riscuotere in tre rate: il 4 marzo scorso il tribunale di Roma aveva stabilito che la prima rata, da 55 milioni, doveva essere pagata entro 30 giorni ma il gruppo Moby, che da tempo versa in gravi difficoltà finanziarie, aveva chiesto più tempo per individuare una soluzione.I commissari di Tirrenia, invece, ieri hanno fatto scattare la procedura di sequestro conservativo dei conti. Una decisione pesantemente criticata da Cin, che in una nota ha parlato di un provvedimento adottato nonostante Cin stessa abbia «comunicato più volte in forma scritta la propria disponibilità a offrire, nei limiti del consentito, garanzie di pagamento di quanto reclamato da Tirrenia». Cin ha inoltre precisato che «la società è liquida ma che di fatto il blocco dei conti correnti ne impedisce l'operatività». Le navi quindi sono rimaste a terra, perché con i conti bloccati non si possono pagare i dipendenti né il carburante, lasciando fermi anche i pochi passeggeri e le merci. Il presidente di Moby, Vincenzo Onorato, ha definito l'azione di Tirrenia «di assoluta irresponsabilità in questo particolare momento storico del Paese», auspicando un intervento del governo sui commissari. Onorato ha aggiunto che «per obbligo morale» il gruppo ripristinerà quanto prima «uno dei collegamenti essenziali per la Sardegna, il Civitavecchia-Olbia, con una nave Moby». Da parte loro, i commissari di Tirrenia hanno parlato del sequestro come di un «atto dovuto», a tutela dei creditori, spiegando di aver ricevuto da Cin una proposta «irricevibile».Ma intanto la politica è scesa in campo, con il leader della Lega Matteo Salvini che ha dichiarato: «Siamo al lavoro con i governatori per garantire che Sardegna e Sicilia non rimangano isolate e senza merci», offrendo al governo collaborazione sul tema. Dall'esecutivo i ministeri di Trasporti e Sviluppo economico hanno fatto sapere di voler convocare urgentemente i commissari e Cin. Il Mit ha inoltre precisato che, data la situazione critica per il Paese, «attraverso l'operatività di altri armatori non ci saranno problemi di trasferimento delle merci, in particolare alimentari e farmaceutiche, e di collegamenti con la Sicilia, la Sardegna e le isole minori e che, in caso di particolari necessità o imprevisti, si attuerà un piano straordinario per tutti i collegamenti».
2025-11-17
Magri, nutrienti, proteici. Bresaola e carpaccio sono sempre più apprezzati anche da chi fa sport
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In questi giorni il produttore Rigamonti ha presentato alla stampa e al pubblico la Carta delle bresaole e carpacci, naturale prosecuzione della Carta delle bresaole presentata nel 2021: «Proseguiamo il percorso di trasparenza ed educazione al gusto avviato cinque anni fa con la prima Carta delle bresaole», ha spiegato l’amministratore delegato di Rigamonti, Claudio Palladi, «per accompagnare il pubblico con questo nuovo vademecum in un viaggio fra le diverse qualità e peculiarità di bresaole e ora anche dei carpacci. Un prodotto fresco, leggero e versatile quest’ultimo, che sta incontrando un consenso crescente, con incrementi a doppia cifra nei primi 9 mesi del 2025, sia al banco taglio che nel libero servizio. Il nostro intento è valorizzare le filiere e allo stesso tempo guidare il consumatore nella conoscenza delle diverse peculiarità delle carni, in base alla loro provenienza e alle razze. Un impegno apprezzato dal pubblico: oggi il segmento bresaole - Igp e specialità - registra un +25% a valore negli ultimi 4 anni e un +6% nel 2024. Positivi anche i primi nove mesi del 2025, con una crescita del 10%; in particolare sulle specialità trainano la crescita referenze come Gran Fesa e Angus, ormai punti di riferimento per i nuovi gusti dei consumatori».
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