2021-12-18
Gubitosi lascia Tim per favorire la trattativa Usa
Luigi Gubitosi (Getty Images)
Dopo l’addio al ruolo di ad arriva quello al posto nel cda, che ieri ha discusso fino a tarda notte dell’offerta di Kkr.Il primo atto della riunione del consiglio di amministrazione di Tim ha visto consumarsi, ieri pomeriggio, l’addio di Luigi Gubitosi al gruppo. Il manager è uscito dal cda dopo aver trovato, secondo quanto si è appreso, un accordo con la società che rispetta quanto previsto dal contratto, incluse le manleve, ma senza nessuna maxi buonuscita, come avevano ipotizzato alcune indiscrezioni emerse nei giorni scorsi. Il passo indietro è maturato nello spirito della lettera dello scorso 25 novembre, con cui Gubitosi si era detto pronto a farsi da parte pur di agevolare la valutazione dell’offerta non vincolante presentata dal fondo di private equity statunitense Kkr su Tim: «Al fine di favorire il processo decisionale da parte del consiglio, metto a disposizione del cda le deleghe che mi avete conferito. Se questo passaggio consentirà una più serena e rapida valutazione della non binding offer di Kkr, sarò contento che sia avvenuto», aveva scritto l’ex ad. L’uscita di Gubitosi dovrebbe ora consentire al nuovo direttore generale di Tim, Pietro Labriola, di fare il suo ingresso nel cda. A quanto si è appreso, è probabile che Labriola venga nominato ad nel prossimo consiglio di amministrazione, mentre il cda dovrebbe aver esaminato, nel corso della lunghissima riunione di ieri andata avanti anche in serata, il tema dell’avvio della due diligence. Un’operazione in seguito alla quale il fondo statunitense si starebbe riservando la decisione di presentare l’offerta formale su Tim. Kkr non avrebbe comunque intenzione di effettuare operazioni che possano essere percepite come ostili dalla società o dal governo, come emerso nei giorni scorsi con l’indicazione ufficiale che non esiste una deadline per la proposta fatta avere al board della società di Tlc.La manifestazione di interesse del fondo statunitense per il 100% delle azioni ordinarie e risparmio di Tim è stata presentata domenica 21 novembre: la soglia minima stabilita dal fondo Usa per portare a termine la propria proposta, «non vincolante e indicativa», è quella di raggiungere un’adesione pari ad almeno il 51% del capitale. Al board di Tim, Kkr ha qualificato le proprie intenzioni come «amichevoli» e subordinate «al gradimento degli amministratori della società e al supporto del management», nonché «al gradimento dei soggetti istituzionali rilevanti», visto che la principale compagnia telefonica del Paese è soggetta ai poteri speciali del golden power. Nella serata del 21 novembre il Tesoro (che attraverso Cdp detiene il 9,8% del gruppo) ha fatto sapere di aver preso «atto dell’interesse su Tim» e di voler «valutare attentamente i progetti sulla rete». Porta la data del 25 novembre la lettera di Gubitosi: il giorno dopo il cda straordinario della società ha deciso di nominare Pietro Labriola nuovo direttore generale e di avviare l’esame della proposta di Kkr. Il 14 dicembre il fondo statunitense ha precisato - su richiesta della Consob - che la due diligence su Tim «non dovrebbe superare le quattro settimane dal momento in cui sarà consentito pieno accesso alla documentazione rilevante», precisando di attendersi «di essere in grado di prendere una decisione sull’offerta a seguito del completamento della due diligence».Sul tavolo dei consiglieri anche i conti della società, in vista del nuovo piano in preparazione per febbraio. Tim ha aggiornato le sue previsioni sul 2021 per la terza volta negli ultimi mesi, con una revisione che gli analisti hanno giudicato «estremamente aggressiva sui numeri del quarto trimestre per il business domestico», spinta dalla pressione della concorrenza in corso sul fisso e dal contributo del calcio, con l’accordo con Dazn al di sotto delle aspettative. «Potrebbe rivelarsi difficile confermare gli obiettivi esistenti per il 2022, in particolare per il mercato nazionale business» , è stato il commento di Mediobanca securities, secondo cui è «inutile dire che il focus non è più sui fondamentali, ma se niente di incrementale sulla saga di Kkr arriverà questa revisione sulla guidance potrebbe portare a una certa volatilità sul titolo». In Borsa Tim ha chiuso la seduta di ieri in rialzo dello 0,16% a 44 centesimi. A frenare la valorizzazione del titolo, secondo gli analisti, sono le divisioni in seno al cda: «Un consiglio di amministrazione unito a supporto del ceo è fondamentale per la storia delle azioni: siamo all’inizio di un lungo viaggio». Intanto le dimissioni di Gubitosi hanno dato il via ai primi commenti dalla politica. «Adesso la Lega chiede al governo di vigilare per evitare svendite, spezzatini, chiusure e licenziamenti, difendendo dati, reti e sicurezza nazionale», ha fatto sapere il leader della Lega Matteo Salvini.