Gli utili segnati da Tesla
Impegnato sul fronte Twitter, da cui iniziano ad arrivare importanti novità ( si veda il pezzo sotto), Elon Musk può sorridere grazie a Tesla. L’azienda americana ha pubblicato nella serata italiana del 21 aprile i risultati del primo trimestre 2022, chiuso con numeri da record e sopra le attese degli analisti.
L'utile netto è salito a 3,3 miliardi di dollari dai 438 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, con un utile per azione attestato intorno a 3,22 dollari. Gli analisti si attendevano una cifra vicina ai 2,26 dollari. I ricavi, invece, sono cresciuti dell'81%, arrivando a toccare i 18,8 miliardi di dollari (nel 2021 erano stati poco meno di 10,4 miliardi), circa un miliardo in più di quanto ci si aspettava. I risultati migliori delle aspettative hanno portato a un’immediata risposta positiva di Wall Street. Nelle contrattazioni after-hours dopo l’annuncio il titolo guadagnava oltre il 4%, dopo una giornata chiusa quasi a -5%. All’apertura di ieri invece il titolo è schizzato verso l’alto, con un +10,50% registrato all’inizio delle contrattazioni che ha riportato il valore di un’azione sopra i 1.080 dollari. A due ore dalla chiusura di Wall Street l’andamento di Tesla sul mercato era ancora più che positivo, seppur in costante calo dall’apertura, con il titolo in positivo di oltre il 4% e un prezzo intorno ai 1.020 dollari. produzione su del 60%Tesla nei giorni scorsi aveva comunicato di aver consegnato circa 310 mila vetture nel primo trimestre del 2022.
Nello stesso periodo l’azienda ha prodotto circa 305 mila veicoli e si aspetta un corposo aumento rispetto alle previsioni entro la fine dell’anno. Elon Musk ha infatti annunciato che nel 2022 dovrebbero uscire dalle sue catene di produzione circa 1,5 milioni di autovetture. Se questi numeri venissero effettivamente raggiunti entro la fine dell’anno la produzione, rispetto al 2021, aumenterebbe del 60%.Questo nonostante la Tesla abbia comunicato anche che i problemi alle catene di approvvigionamento, che hanno comunque influito negativamente sulla produzione negli ultimi trimestri, rimarranno per tutto l’anno. Il costo delle materie prime si è moltiplicato negli ultimi mesi e questo, combinata all’inflazione trasversale, ha costretto Tesla ad alzare i prezzi delle vetture. Nelle ultime settimane Tesla ha aperto due fabbriche, una ad Austin (Texas) e una a Berlino. Queste nuove aperture sono riuscite a compensare lo stop dell’impianto di Shanghai a causa del lockdown imposto da Pechino. novità da shanghai.
Proprio dalla fabbrica cinese sono arrivate altre novità positive per Tesla. L'impianto è tornato nella sua piena operatività «con maggiore energia», ha comunicato Elon Musk presentando i conti del gruppo e mostrandosi ottimista. Secondo alcuni timori, infatti, la Gigafactory di Shanghai avrebbe componenti sufficienti alla produzione solo per una settimana e avrebbe numerosi problemi a rifornirsi, dato che la produzione dei fornitori della vicina provincia di Jiangsu è ancora sospesa, con anche difficoltà a trasportare e consegnare le componenti. Centinaia di migliaia di camionisti, infatti, sono stati coinvolti nei controlli per la quarantena anti-Covid, ostacolando la consegna di tutto, dalla componentistica per le auto fino al cibo fresco.
Allerta precoce e coordinamento tra alleati, così è stato quasi neutralizzato l'attacco iraniano
Satelliti e aereii spia, disturbi nei segnali Gps e segnali radar Oth. Sono questi solo alcuni dei mezzi utilizzati per studiare e prevedere l'attacco iraniano avvenuto ieri sera e che, proprio per questo motivo, ha portato a danni molto limitati