
In tre agli ottavi: non era mai successo. Jannik domina Pedro Martinez, Cobolli supera Jakub Mensik e Sonego trionfa dopo una battaglia di 5 ore su Nakashima.La giornata di ieri a Wimbledon ha sorriso all’Italia con il passaggio agli ottavi di finale di tutti e tre gli azzurri impegnati nel tabellone maschile: Jannik Sinner, Flavio Cobolli e Lorenzo Sonego. Non era mai successo prima. Nel femminile, invece, Elisabetta Cocciaretto lascia il torneo sconfitta dalla svizzera Belinda Bencic.Il pomeriggio londinese si è aperto con la netta e convincente vittoria di Cobolli - numero 20 Atp - contro il ceco Jakub Mensik, sconfitto in tre set 6-2, 6-4, 6-2. Per il ventiduenne romano è il miglior risultato della carriera in uno Slam, ottenuto con un tennis solido e senza tentennamenti. Agli ottavi, lunedì, affronterà il croato Marin Čilić. Il piatto forte l’ha servito però, ancora una volta, Sinner. Il tennista altoatesino continua il suo percorso impeccabile a Wimbledon. Sul Campo Centrale dello Slam londinese il numero uno del mondo ha superato senza difficoltà lo spagnolo Pedro Martinez con il punteggio di 6-1, 6-3, 6-1, conquistando per il quarto anno consecutivo l’accesso agli ottavi di finale, dove domani lo attende il bulgaro Grigor Dimitrov. Una partita a senso unico quella contro Martinez, durata un’ora e 55 minuti, nella quale lo spagnolo - numero 52 del ranking Atp - ha provato a resistere ma è stato limitato da un problema alla spalla destra, che lo ha costretto a richiedere due interventi del fisioterapista. Per Sinner si tratta del 17° ottavo di finale in carriera in un torneo del Grande Slam, nuovo record per un tennista italiano: superato Nicola Pietrangeli, fermo a quota 16. Un altro primato per il ventitreenne di Sesto Pusteria, che a fine partita ha mostrato la consueta lucidità: «Sono molto contento, ma Martinez aveva problemi a una spalla e non è facile giocare così. Mi dispiace per lui. Ogni seconda settimana raggiunta in uno Slam e soprattutto qui a Wimbledon è un’occasione speciale, vediamo cosa succederà da qui in poi», ha detto dopo il match. Ha poi aggiunto, con un sorriso, che quest’anno rinuncerà alla tradizionale visita al circuito di Silverstone per il Gran Premio di Formula 1, in programma oggi: «Devo concentrarmi sul torneo, però cercherò di vedere almeno i giri finali della gara. È un buon segno se non riesco ad andare a vederlo, vuol dire che sono ancora in tabellone qui». La cronaca dell’incontro ha avuto poche svolte. Già nel primo set Sinner ha imposto un ritmo insostenibile per lo spagnolo, chiudendo 6-1 in appena venti minuti e costringendo Martinez a chiamare il fisioterapista per un primo trattamento alla spalla. Nel secondo parziale Martinez ha provato a rendere la vita più difficile all’italiano, arrivando a procurarsi quattro palle break sul 5-3 che però Sinner ha cancellato con autorevolezza prima di chiudere il set con un nuovo break, 6-3. Nel terzo parziale il numero uno del mondo ha preso subito il largo, infilando una serie di cinque giochi consecutivi e chiudendo 6-1 con due ace di fila. Martinez ha strappato un applauso del pubblico per aver annullato due match point e conquistato almeno un game nel terzo set, ma il divario è apparso netto per tutta la durata del match. Dopo una battaglia epica durata oltre cinque ore, Sonego ha avuto la meglio sull’americano Brandon Nakashima. Cinque set, quattro andati al tie break, compreso l’ultimo, decisivo, portato a casa dal tennista torinese con il punteggio di 10-3. Il match è stato un susseguirsi di sorpassi ed emozioni, con Sonego capace di annullare palle break e set point nei momenti più delicati. Dopo aver perso il primo set, ha reagito con tenacia vincendo due tie-break consecutivi, ceduto il quarto parziale 3-6, prima di imporsi con autorità nel super tie-break finale. Agli ottavi troverà l’americano Ben Shelton.Nel tabellone femminile, invece, l’avventura dell’ultima italiana rimasta, Cocciaretto, si è fermata ai sedicesimi. La marchigiana si è arresa in tre set alla svizzera Bencic, che si è imposta 6-4, 3-6, 7-6 al termine di un incontro equilibrato, ma nel quale l’esperienza della campionessa elvetica ha fatto la differenza nei momenti chiave.
Ansa
A San Siro gli azzurri chiudono in vantaggio i primi 45 minuti con Pio Esposito, ma crollano nella ripresa sotto i colpi di Haaland (doppietta), Nusa e Strand Larsen. Finisce 1-4: il peggior - e più preoccupante - biglietto da visita in vista dei playoff di marzo. Gattuso: «Chiedo scusa ai tifosi». Giovedì il sorteggio a Zurigo.
Jannik Sinner (Ansa)
Il campione italiano si impone a Torino sullo spagnolo in due set: «È stato più bello dello scorso anno». E guadagna cinque milioni.
«Olé olé olé Sinner Sinner». Sarà pure «un carrarmato», un caterpillar, come l’ha definito Massimo Cacciari, ma dopo le Finals che assegnano il titolo di Maestro della stagione, forse non vanno trascurate le doti tattiche e la forza mentale che lo ha fatto reagire nella difficoltà come quelle che ieri hanno consentito a Jannik Sinner di spuntarla al termine di un match combattuto e a tratti spettacolare su Carlos Alcaraz, protagonista di un tennis «di sinistra», sempre secondo l’esegesi del tenebroso filosofo. Il risultato finale è 7-6 7-5. «Senza il team non siamo niente. È stata una partita durissima», ha commentato a caldo il nostro campione. «Per me vuol dire tanto finire così questa stagione. Vincere davanti al pubblico italiano è qualcosa di incredibile».
Giuseppe Caschetto (Ansa)
Giuseppe Caschetto è il sommo agente delle star (radical) nonché regista invisibile della tv, capace di colonizzare un format con «pacchetti» di celebrità. Fazio e Gruber sono suoi clienti. Ha dato uno smacco al rivale Presta soffiandogli De Martino. «Guadagno fino al 15% sui compensi».
Dal 2000 le quotazioni fondiarie valgono oltre il 20% in meno, depurate dall’inflazione. Pac più magra, Green deal e frontiere aperte hanno fatto sparire 1,2 milioni di aziende.
«Compra la terra, non si svaluta mai», dicevano i nonni. E non solo. A livello nominale in effetti è vero: i prezzi dei terreni salgono. Se però guardiamo le quotazioni togliendo l’inflazione si nota che dal 2000 i valori sono crollati di oltre il 20%.





