2023-01-20
Tempo di sfide per la Rai: arriva il thriller «Black Out - Vite sospese»
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Alessandro Preziosi
Al via il 23 gennaio, in prima serata, la nuova serie con Alessandro Preziosi e Rike Schmid. La trama, con una narrazione più complessa, ricorda i grandi prodotti americani. Il produttore Luca Barbareschi: «una sfida per la tv generalista».
Al via il 23 gennaio, in prima serata, la nuova serie con Alessandro Preziosi e Rike Schmid. La trama, con una narrazione più complessa, ricorda i grandi prodotti americani. Il produttore Luca Barbareschi: «una sfida per la tv generalista».Una storia figlia delle ultime tendenze: un albergo, una vacanza che avrebbe dovuto essere idilliaca e un intoppo dai risvolti drammatici. Black Out – Vite sospese, che la Rai ha presentato lo scorso martedì, ha una trama vicina alle più recenti serie statunitensi. Ma, diversamente da The White Lotus e compagnia, non è ambientata sotto il sole dei Caraibi, nelle estati dei ricchi. Black Out – Vite Sospese, al debutto su RaiUno nella prima serata di lunedì 23 gennaio, ha inizio la Vigilia di Natale, in Trentino. Avrebbe dovuto essere il momento più felice dell’anno, le luci, l’armonia, i ritmi lenti della vacanza. Invece, il distacco di una slavina ha bloccato l’unico accesso alla Valle del Vanoi e isolato un intero paese. Residenti e vacanzieri si sono trovati soli, senza soccorsi né aiuti medici. Elena, figlia di Giovanni Lo Bianco, ricco broker di mezza età, è entrata in coma, e nessuno all’interno del sontuoso hotel scelto per le ferie sembra in grado di salvare. Una donna, però, c’è. Una donna che, nell’economia della fiction Rai, con Alessandro Preziosi nei panni di Lo Bianco, è motore di due diverse linee temporali: di un passato che confluisce nel presente e determina il futuro. Claudia, medico tedesco, il volto di Rike Schmid, è parte di un programma di protezione testimoni. Ha assistito ad un omicidio di Camorra e insieme alla figlia vive sotto copertura. Basta uno sguardo, tuttavia, perché Giovanni la riconosca, ritrovandosi catapultato in una vicenda che aveva creduto finita. La Camorra, obblighi e doveri, legami, processi, imputazioni tornano con prepotenza nel presente di Giovanni. Ed è allora che quel broker di successo, padre di due figli, si rivela per quel che è: non l’uomo che ha cercato di fingersi, ma altro, un essere potenzialmente pericoloso legato alla Camorra da un vincolo di sangue. Black Out – Vite sospese, che lo sceneggiatore Valerio D’Annunzio ha detto non voler assomigliare in alcun modo alla tragedia di Rigopiano («Ci sono delle assonanze, ma non sono volute»), è la storia di una demistificazione progressiva. Di una scelta: calare la maschera per garantirsi la libertà o portare avanti la messinscena, sperando in un destino fortunato. A recitare, insieme a Preziosi e la Schmid, sono Marco Rossetti, Federico Russo, Juju Di Domenico, Aurora Ruffino, Caterina Shulha, attori «giovani e trascinanti» che dovrebbero «avvicinare alla serie tanti ragazzi», ha dichiarato Luca Barbareschi, produttore, spiegando come Black Out – Vite sospese rappresenti una «sfida di genere» per la Rai. «Siamo sulla rete ammiraglia con una narrazione più complessa del solito, un prodotto assolutamente nuovo per la tv generalista», le parole del produttore.
Gabriele D'Annunzio (Getty Images)
Lo spettacolo Gabriele d’Annunzio, una vita inimitabile, con Edoardo Sylos Labini e le musiche di Sergio Colicchio, ha debuttato su RaiPlay il 10 settembre e approda su RaiTre il 12, ripercorrendo le tappe della vita del Vate, tra arte, politica e passioni.
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