2021-01-09
Dopo il disastro torna Tavecchio. E spiana la strada a Gravina e ai fondi
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Gabriele Gavrina e Carlo Tavecchio (Ansa)
La vittoria dell'ex presidente della Figc in Lombardia sbarra la strada a una possibile candidatura di Cosimo Sibilia nella prossima assemblea del 22 febbraio. Ma è giallo. Lo sconfitto Alberto Pasquali presenta ricorso urgente per la sconfitta troppo risicata e per presunte difficoltà nel votare. Nel frattempo continuano le trattative sull'entrata del Consorzio Cvc-Advent-Fsi nella futura MediaCo con una quota del 10% Alla fine Carlo Tavecchio è tornato. A sorpresa. Perché anche ieri il suo successo non appariva così scontato. E invece l'ex presidente della Figc, che si era dimesso nel 2017 dopo la mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali 2018, è stato eletto di nuovo presidente del comitato Regionale Lombardia dei Dilettanti. Tavecchio, 77 anni, ha vinto con 380 voti contro i 366 per Alberto Pasquali, 62enne medico di Brescia dal 2007 delegato della Lega nazionale dilettanti per la sua città. Cinque le schede bianche. E ci sarebbe anche un giallo. Ci sarebbero state difficoltà nel votare, (anche se il voto online era fornito da Sky) tanto che Pasquali, anche per la sconfitta risicata, ha presentato ricorso urgente. Il successo dell'ex presidente della Federcalcio, che se n'è andò tra mille polemiche e scandali, non è casuale. Il prossimo 22 febbraio è prevista l'elezione del nuovo presidente Figc, con Gabriele Gavrina, pronto al rinnovo, sugli scudi per la possibile candidatura del suo vice, Cosimo Sibilia, attuale presidente della Lega Nazionale dilettanti. La vittoria di Tavecchio pare sia stata molto caldeggiata dagli attuali vertici della Federcalcio. Anche perché una possibile candidatura di Sibilia potrebbe mettere in difficoltà Gravina, in quanto la Lnd vanta il 34% dei voti delle federazioni. Tutto è stato dimenticato. Il sex gate. La disastrosa marcia dell'Italia alle qualificazione di Russia 2019 con Gianpiero Ventura come allenatore. Persino le polemiche sui molteplici stipendi di Tavecchio. O ancora gli scivoloni durante le conferenze stampa. Una volta parlando di donne disse: «Finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio sull'espressione atletica. Invece abbiamo riscontrato che sono molto simili». Meglio lasciarsi tutto al passato. Con Tavecchio alla guida della Lombardia sono 5 i voti dei delegati disponibili e la sfida a Gravina si fa più difficile. Anche perché le regioni che contano sono Puglia, Campania, Lazio e appunto la Lombardia. Tanto che ieri nei corridoi della Lega calcio già si spiegava che Sibilia a questo punto potrebbe rinunciare alla candidatura che di fatto non ha ancora presentato. Ma come mai il ritorno del grande (Ta)vecchio? Sullo sfondo la vera battaglia è quella sui diritti televisivi e sull'entrata dei fondi. Una vittoria di Sibilia avrebbe potuto forse ostacolarla. Per questo la vittoria del vecchio presidente appare più che mai provvidenziale. Soprattutto si tratta di una giornata di riscatto per l'ex politico Dc di Ponte Lambro. Punta a rientrare nel consiglio federale e c'è chi dice che potrebbe persino ricandidarsi alla presidenza. Nel frattempo il bando per i diritti televisivi è uscito lo scorso 4 gennaio. Durante l'assemblea della Lega Calcio di metà dicembre le 20 società di Serie A hanno accettato l'ingresso del Consorzio Cvc-Advent-Fsi nella futura MediaCo con una quota del 10%. Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di A, ha in mano i negoziati con il Consorzio per mettere a punto tutti gli aspetti della trattativa entro le prime settimane di gennaio 2021. Il bando è in scadenza il 16 gennaio 2021. E la Lega calcio punta a raggiungere l'obiettivo di 1,15 miliardi di euro, 177 milioni in più rispetto a quello del triennio precedente, quando ad aggiudicarsi i diritti furono da una parte Sky, con 780 milioni, e dall'altra Dazn, con 193 milioni, per un totale di 973 milioni. Il fondo di 21,3 miliardi di euro, il secondo più grande della storia del private equity, creato dalla società finanziaria Cvc Capital Partners, sta puntando forte su Serie A e Serie B in Italia. L'entrata dei fondi nel nostro campionato cambierà in modo radicale il nostro calcio, toccando anche la gestione delle singole squadre. Non a caso già si parla di un primo passo prima di una serie di operazioni con i fondi al centro delle trattative per acquistare alcuni club italiani. «Ora il cerchio si chiude e si apre una stagione diversa. Faremo di tutto per mettere insieme le forze per arrivare a risolvere i problemi senza una rivalsa personale e senza rancore, ma con la dignità di una regione che conta 10 milioni di abitanti» ha detto il neo presidente, pronto a farsi sentire. Di nuovo.