Il ministro: molti fondi vanno ai loro veicoli realizzati fuori. Dubbi sulla partecipazione pubblica: comanda la Francia. Maurizio Landini: «Lo diciamo da tempo». Ma chi l’ha sentito?
Il ministro: «Il gruppo ne incamera il 40% ma produce poche auto a batteria nei nostri confini. La giungla degli aiuti: sono quasi 2.000 mal organizzati e non danno effetti. La Ue riveda i dossier Euro 7 e veicoli pesanti».
Il colosso del trading Trafigura, coinvolto anche nell’acquisizione di Priolo, otterrà il prestito avallato da Sace. Recupererà forniture da vendere alle aziende italiane.
Confermato il sostegno all’impresa, controllata da Peugeot e Parigi. Adolfo Urso: «Investire anche nella filiera italiana». Sulle fabbriche, però, ci sono poche garanzie. E quella del Chietino si ferma per carenza di chip.
A giochi ormai fatti, il sottosegretario all'Economia, Antonio Misiani, paventa l'ingresso pubblico nel gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa. Il ceo Carlos Tavares rassicura i sindacati, ma è impossibile che il colosso automobilistico faccia i nostri interessi e non quelli dei francesi
Prima operazione all'estero del gruppo di Matteo Del Fante per potenziare l'e-commerce