spettacoli

{{ subpage.title }}

Senza politici e con i privati la Scala oggi suona il suo record di incassi
Foto di scena di Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk (Brescia & Amisano/Teatro alla Scala)
L’evento meneghino raccoglie 3 milioni, confermando la rinascita della lirica, marchio italiano quanto e più della cucina. Ora manca solo la riforma promessa dal governo.

Anche senza Sergio Mattarella - è al terzo forfait consecutivo - stasera il Teatro alla Scala fa il record d’incasso: quasi 3 milioni con biglietti pagati fino a 3.200 euro. È tanto? Forse è addirittura poco. Perché il melodramma, la lirica, sono uno dei massimi valori della cultura e dello stile italiani. Quanto all’assenza del presidente della Repubblica, si rincorrono le voci più disparate.

Continua a leggereRiduci
Addio a Ornella Vanoni, signora della canzone italiana
Ornella Vanoni. (Milano, 22 settembre 1934 - 21 novembre 2025) (Getty Images)

La cantante e attrice si è spenta nella sua abitazione milanese a 91 anni. Dal teatro con Strehler alla canzone romantica con Gino Paoli, la sua voce dal timbro inconfondibile ha attraversato la storia della canzone italiana collaborando con tutti i grandi, da Modugno a Dalla a Eros Ramazzotti. Da Lucio Battisti fino a Carmen Consoli.

L'articolo contiene una gallery fotografica.

Continua a leggereRiduci
Il declino dei costumi in tv ha avuto inizio con le gemelle Kessler
Alice ed Ellen Kessler nel 1965 (Getty Images)
Invece di cultura e bellezza, la Rai di quegli anni ha promosso spettacoli ammiccanti, mediocrità e modelli ipersessualizzati.
Continua a leggereRiduci
Marco Risi: «Da piccolo il cinema mi spaventò. Papà Dino sul set era una belva»
Marco Risi (Getty Images)
Il regista figlio d’arte: «Il babbo restò perplesso dal mio primo film, poi grazie a “Mery per sempre” iniziò a prendermi sul serio. Mi considerano quello “impegnato”, però a me piaceva anche girare commedie».
Continua a leggereRiduci
Claudio Del Monaco: «Alla lirica italiana d’oggi manca la tecnica»
Claudio Del Monaco (Ansa)
Il figlio di Mario, leggendario tenore: «La sua voce “copriva” la Callas, e a lei dava fastidio. Pavarotti gli chiedeva consigli I maestri di canto insegnano la musica, ma non il metodo. E così per il repertorio spinto siamo costretti a chiamare russi e bulgari».
Continua a leggereRiduci
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy