Donatella Turri e Luigi Tenco durante le riprese de La Cuccagna (1962) di Luciano Salce (Getty Images)
L’ex attrice: «Non ricordo i film che ho fatto. Mentre mi truccavano addirittura dormivo. La carriera? Non era una preoccupazione. Luchino Visconti mi stava davvero sulle scatole: faceva tanto il “compagno” ma se non veniva chiamato “eccellenza” si storceva».
L’ex showgirl, ora educatrice: «Berlusconi era dolce e gentile, troppe stupidaggini su di lui. La tv? Una fiction, la mia vita reale si svolgeva tra l’università e il Policlinico».
L’artista: «Noi comici viviamo tutti un’inquietudine di fondo. Da giovane ho fatto cabaret nei locali di scambisti, non distrarsi era difficile. Non tutti lo raccontano, però molti della mia generazione hanno cominciato così».
L’attore: «Ho lasciato il poliziesco quando ho capito che il limone era spremuto. In Francia ero così popolare che sarei potuto diventare presidente. I miei incontri in ascensore con Romy Schneider e Brigitte Bardot».