Il tanto sbandierato primo atto green del nuovo esecutivo si è già arenato. Lo scoglio sono ovviamente le risorse da trovare nella manovra. Senza nuove tasse i bonus rottamazione resteranno delle promesse.
Un software sta impedendo al dicastero guidato da Sergio Costa di spendere. E resta ferma la prevenzione contro frane e alluvioni. Il titolare grillino conferma: «Il cervellone privilegia i grandi centri, va cambiato».
Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa si oppone a tutto. È acerrimo nemico dei termovalorizzatori, ha osteggiato il gasdotto Tap e ha piantato una grana sulle trivelle. Il suo dicastero è infarcito di seguaci del fondamentalista verde Alfonso Pecoraro Scanio.