sergio abrignani

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Speranza ha chiuso in casa l’Italia ignorando gli esperti del ministero
Matteo Bassetti e Sergio Abrignani (Imagoeconomica)
Abrignani in commissione: «Nessuno consultò il Css per tutto il 2020. Ci interpellarono sugli mRna solo l’anno successivo». E Bassetti ci prova: «Ho ricevuto fondi da Pfizer per gli antibiotici, non per i vaccini».

«Quanti quesiti ha ricevuto dal ministero della Salute nel 2020, quando era membro del Consiglio superiore di sanità?», chiedeva ieri Marco Lisei, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione della pandemia. La domanda era rivolta a Sergio Abrignani, ordinario di Immunologia e immunopatologia presso l’Università degli Studi di Milano, poi da marzo 2021 componente del Comitato tecnico scientifico. «Solo una volta, di illustrare che cosa fossero i vaccini a mRna e quali quelli a vettore a vettore virale», è stata la stupefacente riposta del professore. Per poi aggiungere, a un’ulteriore domanda che chiariva il ruolo suo e dei suoi colleghi: «Dopo l’alert dell’Oms del 5 gennaio 2020 non siamo stati consultati. Solo nel gennaio 2021, per rivedere il piano pandemico influenzale Panflu».

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Invece di scusarsi, i baroni provano a tappare la bocca a chi li critica
Giovanni Rezza (Getty Images)
Le riunioni degli esperti durante la fase pandemica sono uno spettacolo molto istruttivo. Fanno capire la necessità di avere all’interno anche persone non allineate, per evitare l’azzeramento dello spirito critico.
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Giovanni Rezza, Sergio Abrignani e Franco Locatelli (Ansa)

Proseguiamo la pubblicazione delle riprese delle riunioni del Comitato tecnico agli ordini di Speranza. Nel pieno del caso di Camilla Canepa, i professori mostrano di essere perfettamente consapevoli della certezza statistica di effetti avversi sui giovani. Ma prevale la volontà di non compromettere la campagna.

Per leggere la trascrizione completa del testo scarica il file pdf al link qui sotto

trascrizione 7 giugno_Cts.pdf


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Anziché scongiurare danni e decessi il Cts pensava solo a smaltire le dosi
Franco Locatelli (Imagoeconomica)
Il tecnici che lavorarono con Speranza sapevano dei rischi di Astrazeneca, ma non ne bloccarono l’uso. Il cruccio maggiore, infatti, era vaccinare in fretta e consumare le scorte. Mentre oggi contiamo le vittime.
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Aifa sapeva dei danni da vaccino ma ha sconsigliato di fare i test
(Getty Images)

Astrazeneca ritira in tutto il mondo il suo prodotto e ammette gli effetti avversi. Che il nostro Cts conosceva. Ma siccome verificare la predisposizione alle trombosi avrebbe rallentato la campagna, si è tirato dritto.

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