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Nessuna sorpresa: Elly è la vera sconfitta
Elly Schlein (Ansa)
Schlein brinda per i risultati in Puglia e Campania, ma fa finta di scordare che sono il frutto di compromessi mal digeriti con l’ala riformista di Decaro, il M5s e De Luca.

«Dalle regioni è partito il riscatto». Il lunedì di Elly Schlein è felice e lunare, nessuno fra Napoli e Bari salta da un palco all’altro, da una piazza all’altra, con il suo entusiasmo liberatorio. Un’allegria sospetta e costruita, con la quale la segretaria del Pd vorrebbe far dimenticare il periodo più nero della sua reggenza.

Caso Garofani, i dem ormai ammettono l’intrigo: «Ma dovremmo sentirci offesi noi»
Elly Schlein (Ansa)
Critiche all’incauto boiardo. Eppure, per «Domani» e i deputati, la vittima è Schlein.

Negli ultimi giorni abbiamo interpellato telefonicamente numerosi esponenti del centrosinistra nazionale per sondare quali fossero gli umori veri, al di là delle dichiarazioni di facciata, rispetto alle dichiarazioni pronunciate da Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riportate dalla Verità e alla base della nuova serie di Romanzo Quirinale. Non c’è uno solo dei protagonisti del centrosinistra che non abbia sottolineato come quelle frasi, sintetizzando, «se le poteva risparmiare», con variazioni sul tema del tipo: «Ma dico io, questi ragionamenti falli a casa tua». Non manca chi, sempre a sinistra, ammette che il caso Garofani indebolirà il Quirinale.

I dem scoprono la sicurezza solo per usarla contro la destra
Elly Schlein (Ansa)
I cittadini hanno paura e il Pd improvvisamente si scopre «law and order»: dopo aver tifato accoglienza indiscriminata, oggi cavalca il tema legalità per attaccare la destra.
Mister Tasse invia l’avviso di sfratto a Elly
Ernesto Maria Ruffini (Ansa)
Ernesto Maria Ruffini, ex direttore delle Entrate, non si nasconde più. E, fiero della prefazione al suo libro firmata da Mattarella, spara sulla leader dem, ricordando l’Ulivo. Pronto il lancio del movimento nato dai comitati «Più uno». Oltre al Colle, tifano per lui Prodi e il Vaticano.


Meglio perdere serenamente, piazzando in Parlamento un manipolo di fedelissimi, che cercare di vincere e andare al governo. Sono sempre di più, nel campo del centrosinistra, a pensare che a Elly Schlein non interessi affatto costruire una vera alternativa al governo guidato da Giorgia Meloni, e che il suo unico obiettivo sia mantenere il controllo del partito fino alle politiche del 2027 per poter compilare le liste e scegliere i candidati nei collegi uninominali (se ci saranno ancora). E comunque, Elly vuole testardamente ricoprire il ruolo di candidata del centrosinistra per Palazzo Chigi, sfidando Giorgia Meloni in una partita che, ce lo consentirà il quartiere generale dem, sarebbe persa in partenza. Il problema è che, però, qualcuno ora oltre a pensarlo lo dice pure, e non si tratta di perfetti sconosciuti, passanti o semplici simpatizzanti, ma di esponenti di un mondo, quello del cattolicesimo di sinistra, che ha nel presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il suo più autorevole esponente.

Fischi o differenza d’età. A sinistra il maschio è un eterno molestatore
iStock
Per «Repubblica» non esiste distinguo: qualunque comportamento un uomo adotti basta che il femminile lo percepisca come sconveniente per farlo finire in croce.
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