La giornalista Ritanna Armeni ha appena pubblicato un romanzo sull’attentato di via Rasella del 1944. «Il continuo richiamo alla vigilanza antifascista è stucchevole. I pericoli sono altri».
Il capitano Montechiari sosteneva che nessuno degli ospiti della villa al mare vantasse un alibi di ferro. Aveva pienamente ragione. La rimpatriata voluta da Andrea era un modo per tenere sotto controllo Sergio, «consulente» in odore di servizi. Che sapeva troppo.
Lo scrittore irlandese Paul Lynch: «Togliere certi diritti cui siamo abituati porterà alla rivolta». Uno scenario apocalittico che nel suo ultimo libro investe una Dublino sotto regime.
Nel riquadro, la scrittrice islandese Frida Isberg (IStock)
Il romanzo dell’islandese FridaIsberg descrive una società lobotomizzata, dove un test al cervello certifica il grado di conformismo dei cittadini. Chi ne difetta, è isolato e rieducato. Una distopia che richiama i diktat pandemici.
Eugenia Roccella e la copertina del suo libro «Una famiglia radicale» (Imagoeconomica)
Il seguito perfetto di «C’è ancora domani» esiste già: è l’opera autobiografica di Eugenia Roccella, ministro della Famiglia. I registi di sinistra, però, non racconteranno mai la sua storia, che va dalla militanza femminista alla conversione religiosa.