Claudio Descalzi e Roberto Cingolani (Imagoeconomica)
Il responsabile del Mite incensa il governo: «Abbiamo fatto tutto, siamo stati bravi. Purtroppo, non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese». Per l’ad di Eni «Ci sono un sacco di incognite». Sono d’accordo su una cosa: rigassificatori indispensabili.
Il leader di Azione: «Ruberti non è un caso isolato, a Roma il partito di Letta è una Suburra. Vanno sospese le certificazioni verdi che colpiscono a morte le aziende. Le regole europee non funzionano nelle emergenze».
Nei riquadri il sindaco di Piombino Francesco Ferrari e Ignazio La Russa (Ansa-iStock)
Il sindaco di Fdi assicura: «Non si farà, i vertici concordano». Ignazio La Russa lo smentisce. La leader ha la chance di sostenere il progetto per rimediare ai danni del Pd sulle acciaierie o di individuare dei siti alternativi.
La centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord, Civitavecchia (IStock)
- Dopo decenni in cui, in nome del rispetto ambientale, è stata bloccata ogni innovazione, per sostituire il gas russo si torna a lui, il combustibile più inquinante. Era il male assoluto, ora è l’àncora di salvezza. E le centrali destinate a chiudere ripartono.
- Il ricercatore del Cnr Nicola Armaroli: «Difficile spingere gli impianti a pieno ritmo. Se le bollette continueranno a crescere scatterà un’autoregolamentazione tra i consumatori».