Donald Trump (Getty Images)
L’America profonda fatta di classe media e operai incorona ancora una volta il tycoon. I progressisti sono già pronti ad accusare gli elettori di razzismo senza rendersi conto che vogliono solo un Paese normale.
Il 15 gennaio si terrà il caucus repubblicano dell’Iowa: l’evento elettorale che inaugurerà le primarie presidenziali del Grand Old Party. Secondo i sondaggi, Donald Trump è al 60,3% dei consensi e sopravanza i rivali di quasi 48 punti percentuali. La lotta per il secondo posto è invece tra il governatore della Florida, Ron DeSantis, e l’ex ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley, che sono attualmente appaiati al 12%.
Primarie repubblicane: continua l’ascesa di Donald Trump nei sondaggi. E, almeno al momento, il suo primato appare assai difficilmente scalfibile: non solo a livello nazionale ma anche in Iowa e New Hampshire.
Joe Biden ha recentemente presentato un piano per la lotta al cambiamento climatico: un piano ambizioso che prevede 2 trilioni di dollari in investimenti, a sostegno di energia pulita e infrastrutture. In particolare, obiettivo del progetto è quello di arrivare a zero emissioni entro il 2050. Si tratta di una proposta che ha ricevuto il plauso dei settori ambientalisti. Ma che, a ben vedere, potrebbe rappresentare un grattacapo elettorale non indifferente per il candidato democratico.
Non riesce a darsi pace. Hillary è nuovamente intervenuta nella complicata campagna elettorale per le primarie democratiche del 2020. In un nuovo documentario, l'ex first lady è andata infatti all'attacco di Bernie Sanders, reo di averle conteso la nomination quattro anni fa e di non averla - a sua detta - sostenuta abbastanza.