Crolla il mito dell’oracolo delle Procure: l’ex legale Eni finisce a processo a Potenza per corruzione con Enrico Laghi e Carlo Maria Capristo. Guai pure da Milano: chiesto il rinvio a giudizio per calunnia a Claudio Descalzi. E a Perugia ricorso contro l’affidamento in prova.
Nelle carte dell'inchiesta sulla postina del Csm spunta una lettera anonima su un carico di greggio iraniano destinato all'Eni. L'autore non è l'ex segretaria di Davigo, ma un informatore che voleva colpire la multinazionale e far saltare il business.