parlamento europeo

Von der Leyen fa l’inciucio a sinistra. I meloniani si sfilano: non la votiamo
Ursula von der Leyen (Ansa)
Popolari, socialisti e liberali incontrano i Verdi per il sostegno al bis del presidente che ieri ha sentito Stefano Bonaccini e incontrerà solo martedì Fdi. Nicola Procaccini: a oggi non esistono le condizioni per il nostro sostegno. Si decide il 18.
Lepenisti, leghisti e il partito di Viktor Orbán trainano la nuova formazione, la più grossa dopo Ppe e socialisti. Tra gli obiettivi, catalizzare in aula il dissenso (anche interno ai popolari) su temi come il Green deal.
Il Ppe dilaniato lavora al bis della Vdl. E Weber non chiude ai conservatori
Manfred Weber e Ursula von der Leyen (Ansa)
Il capo dei Popolari tende la mano a Conservatori e Verdi contro «i nazisti di Adf». E punta a blindare Roberta Metsola. Tensione tra Cdu e Csu. In casa Id oggi vertice Le Pen-Salvini. Il leader leghista: «Seguire l’esempio del Cav».
La riedizione della maggioranza della scorsa legislatura, con popolari, socialisti e macroniani, è tutt’altro che inevitabile. Il nuovo Parlamento europeo è molto più spostato a destra di quello precedente. Washington, poi, non si fida della sinistra.
Mantiene il vantaggio con 401 seggi ma è azzoppata dalla vittoria delle destre. I prossimi passi: Consiglio il 27 giugno e plenaria il 16 luglio. Il nuovo presidente della Commissione dovrebbe arrivare dopo l’estate.
Le Firme

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