Comunque vadano le elezioni, il presidente sarà costretto a coabitare con gli avversari. Un flop già scritto: come accaduto in Italia, a trionfare è chi sta fuori dalle ammucchiate.
Il giornalista: «Il Cremlino ha avuto ragione di un pronunciamento militare in poche ore e senza spargere sangue. Sui russi, che temono il caos sopra ogni cosa, questo fa effetto».
Ritirata del leader ucraino, che rinuncia al collegamento col Festival dopo aver fiutato il rischio di inimicarsi l’opinione pubblica. La Rai nicchia: «Controlleremo il testo da leggere, ma è difficile censurare il presidente».
Claudia Marthe, creola immigrata a Roma e madre di Elodie, risponde alla pallavolista Paola Egonu: «L’Italia non è razzista. Qui sei libera e hai diritti». A differenza della Turchia, dove l’atleta ha deciso di giocare.
Il filosofo Michel Onfray ha illustrato i comandamenti su cui si fonda ogni totalitarismo: si tratta di distruggere la libertà, impoverire la lingua di un popolo, sopprimere la sua storia e costringere i cittadini a negare l’evidenza.