Il ministero degli Esteri vuole riaprire il tavolo tra nazioni con l’obiettivo di restituire i nostri capolavori. Giuli ai suoi: non si tocca nessun bene nazionale. E si trova così l’escamotage dei francescani di Padova.
Filmopoli è la ciliegina sulla torta del malcostume per cui si sperperano soldi degli italiani per finanziare propaganda sempre anticattolica. Non è lo Stato che deve decidere che cosa è vera arte e cosa no e quali premi, registi o festival vanno sostenuti.
Il ministro risponde per le rime a Germano, che gli aveva velatamente dato del mafioso, e ovviamente l’artista ora si atteggia a vittima: «Inquietante che attacchi un cittadino». In realtà hanno solo paura che finisca la mangiatoia per il circolino rosso.
Salta Francesco Spano, imposto come capo di gabinetto 10 giorni fa, contro ogni buon senso e senza spiegazioni, dal neo ministro: avrebbe mischiato soldi pubblici e affari privati, come nel 2017. Una figuraccia che si poteva evitare.