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Il «frutto del peccato» è diventato un’icona pop, da Biancaneve a Lucio Battisti a Steve Jobs. Chi ne vanta le proprietà salutari ha ragione: merito soprattutto della pectina, che limita l’assorbimento di zuccheri e grassi. Si può mangiare dopo il pasto o per merenda: l’importante è non sbucciarla.