marco bellocchio

«Sono anticlericale ma non mi sento un ateo»
Marco Bellocchio (Getty Images)
Marco Bellocchio, l’artista reduce dal Festival di Cannes con il suo «Rapito»: «Racconto la storia di un bimbo ebreo battezzato di nascosto e cresciuto cristianamente per volere di Pio IX, ma il mio non è un film contro il Papa. Sono ostile alla Chiesa per via della mia educazione».
Giuseppe Cossiga: «Quando papà zittì De Mita: “Hai rotto i ...”»
Ciriaco De Mita e Francesco Cossiga. Nel riquadro Giuseppe Cossiga (Ansa)
Il secondogenito del picconatore: «Aveva un lato gioviale nascosto, noi bambini in estate avevamo il via libera per le parolacce. Votai Msi, alle ultime politiche Fdi, mai Dc. Aveva un debole per il Pci; durante la richiesta di impeachment gli dissi: “Sono comunisti”».
«Caso Moro in tv? Falsità contro mio padre»
Stefano Andreotti e, nel riquadro, suo padre Giulio (Imagoeconomica)
Il figlio dell’ex leader democristiano: «Lo sceneggiato lo dipinge come l’uomo che lasciò finire il sequestro in un omicidio». Quante forzature nell’opera di Marco Bellocchio: «Da Paolo VI alla Digos, perfino i titoli di giornale: tutti i fatti vengono distorti».
Un buon Gifuni-Moro, ma la verità storica finisce sacrificata in nome dell’ideologia
Fabrizio Gifuni in Esterno Notte di Marco Bellocchio (Ansa/Rai)
Su Rai1 la fiction «Esterno notte», dedicata allo statista ucciso, Marco Bellocchio riscrive gli anni Settanta con tutte le sue antipatie.
«Lo Stato conosce già l’80% della verità su mio padre ma se la terrà per 50 anni»
Maria Fida Moro (Ansa)
Maria Fida Moro, primogenita dello statista Dc: «Senza una versione ufficiale parla solo chi mistifica e lucra sui 55 giorni di sequestro. Il film di Bellocchio? Non lo guarderò, è una tortura».
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