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Tunisia, tensione con l’Ue mentre cresce la protesta interna contro Saied
Una manifestazione di massa organizzata con lo slogan «Marcia contro l'ingiustizia» a Tunisi (Getty Images)

Le proteste guidate dall’opposizione e dal sindacato aggravano lo scontro tra Tunisi e Bruxelles. Saied accusa l’Ue di ingerenza dopo la risoluzione del Parlamento europeo e minaccia di rivedere la cooperazione in un clima politico sempre più teso.

Sono giorni di altissima tensione fra la Tunisia e l’Unione europea con il presidente Kais Saied che ha convocato al Palazzo di Cartagine l'ambasciatore dell'Ue, Giuseppe Perrone. L’uomo forte di Tunisi ha vivamente protestato contro «il mancato rispetto delle regole diplomatiche e la gestione, al di fuori dei canali ufficiali noti alle relazioni diplomatiche in qualità di ambasciatore dell’Unione europea, presso lo stato della Tunisia e le sue istituzioni».

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La «guerra» di Saied ai Fratelli Musulmani
Il presidente tunisino, Kais Saied (Ansa)

Nel Paese nordafricano esiste un partito, Ennahda, diretta espressione dell'organizzazione terroristica e protagonista della vita politica tunisina degli ultimi anni. Il presidente Kais Saied, dal 25 luglio 2021, ha dichiarato guerra alla Fratellanza Musulmana promettendo di sradicare la corruzione che il gruppo islamista ha portato all’interno del governo.

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Tunisia e Arabia Saudita si avvicinano
A sinistra il ministro degli investimenti saudita Khalid Al-Falih. A destra il presidente tunisino Kais Saied (Ansa)

Riad e Tunisi stanno rafforzando i loro legami. Alla luce del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, ciò potrebbe rivelarsi una buona notizia per il Piano Mattei. A preoccuparsi dovrà semmai essere la Fratellanza musulmana.

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Migranti, l’ordinanza di Firenze è la peggiore
(Imagoeconomica)
I casi di Catania hanno messo in ombra la decisione del tribunale fiorentino, che ha annullato l’espulsione di un clandestino in Tunisia. Le toghe hanno classificato infatti lo Stato come «non sicuro». Arrogandosi un potere esclusivo dell’autorità politica.
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Commissione europea spaccata su Tunisi. Ma sulle Ong l’Italia ricuce con Berlino
Giorgia Meloni e Olaf Scholz a Granada (Ansa)
  • Borrell prova ad azzoppare la Von der Leyen sul memorandum. No di Ungheria e Polonia al patto sull’asilo. Imbarazzo Sánchez.
  • Il presidente Usa Joe Biden tentenna sullo sblocco degli aiuti alla Tunisia ma, intanto, stringe un discutibile accordo con Caracas per rimpatriare migliaia di profughi venezuelani.

Lo speciale contiene due articoli.

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