Il segretario dem temeva che il pm Paolo Ielo si fosse «fissato» col suo braccio destro. Lo strano incontro al Csm nel corso delle indagini sul Cup della Regione Lazio.
La toga difende l'esposto contro Giuseppe Pignatone e Paolo Ielo: «Si opposero al fermo del faccendiere Amara per i soldi della compagnia petrolifera». Secondo il pm «sono finiti in manette solo quattro pensionati».
Dalle carte emergono le faide fra presunti alleati: l'esposto di Stefano Fava contro Paolo Ielo, i veleni su Giuseppe Cascini, le manovre per la Procura di Perugia.
Il membro laico del Csm in quota Lega, Stefano Cavanna: «Prima dello scandalo avevo scritto al Colle per denunciare i rapporti con i partiti».
Secondo Carlo Bonini avremmo diffuso la notizia dell'esposto su Giuseppe Pignatone e Paolo Ielo per azzoppare l'inchiesta su Armando Siri. La stessa che il suo giornale ha sostenuto con un virgolettato fasullo, smentito dal procuratore aggiunto.
Due articoli di Repubblica e Corsera su un'indagine su Luca Palamara. Ma il bersaglio vero è azzoppare Marcello Viola come successore di Giuseppe Pignatone.
Magistratura democratica tiene alla propria parzialità e non fa nulla per nasconderla. Arrivando ad attaccare i colleghi che parlano con La Verità.