gustavo zagrebelsky

Ormai il potere (vero) decide chi ha diritti
Gustavo Zagrebelsky (Ansa)
Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Consulta, vede «repressione» negli scontri di piazza e sente puzza di regime con l’arrivo del premierato. Ma tre anni fa, chi manifestava contro gli obblighi Covid esercitava un «arbitrio»: la Carta si piega a piacimento.
Il dogmatismo di sinistra ha tradito Bobbio
Norberto Bobbio (Getty Images)
In questi giorni, da Gustavo Zagrebelsky in giù, è un fluire di celebrazioni del filosofo torinese, indicato come massimo teorico del dubbio. Peccato che i progressisti di oggi predichino l’esatto contrario: la verità è unica (la loro), il confronto è sterile e il dissenso è criminale.
Castori, cimici e tintinnar di sciabole
Sergio Mattarella (Ansa)
Un presidente emerito della Consulta attacca «tarli e parassiti». E «La Stampa» sprona Sergio Mattarella: «I discorsi non bastano più».
Barricate contro il presidenzialismo ma la Meloni trova la sponda di Renzi
Parte la campagna stampa per fermare la riforma della Carta. L’architettura istituzionale torna a essere «perfetta e intoccabile» e il pericolo è di nuovo l’autoritarismo. Il Terzo polo però lancia segnali d’intesa.
Quando la sinistra schifa una legge decide che si può (e si deve) violare
Gustavo Zagrebelsky (Imagoeconomica)
Gustavo Zagrebelsky invita alla ribellione davanti ai provvedimenti non graditi. E usa la Carta, che non avrebbe «bisogno dei pusillanimi», per giustificare la disobbedienza consapevole: alla faccia dello Stato di diritto.
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