Gianrico Carofiglio (Ansa)
Caro Gianrico Carofiglio, le scrivo questa cartolina perché ho letto che si dice disposto a rientrare in politica «a certe condizioni». E volevo testimoniarle tutto l’entusiasmo per la notizia.
Caro Gianrico Carofiglio, le scrivo questa cartolina perché ho letto che si dice disposto a rientrare in politica «a certe condizioni». E volevo testimoniarle tutto l’entusiasmo per la notizia.
Caro Vittorio Sgarbi, ti scrivo questa cartolina perché ti ho incontrato in tv, nel giorno in cui hai annunciato le dimissioni, e mi sei sembrato improvvisamente sollevato. E allora, adesso che hai «minacciato» di tirarla per le lunghe, dicendo: «Le dimissioni? Le devo ancora negoziare con il governo, sarà una agonia lunga»: ripeto la domanda: «Perché mai sei diventato sottosegretario?».
Caro Enrico Letta, sarà perché siamo coetanei, sarà perché abbiamo avuto un militanza nei medesimi movimenti cattolici, sarà perché lei ha sposato una bravissima collega con cui condivisi alcuni momenti nei miei esordi da cronista, sarà perché lei ha sempre rappresentato il volto più civile e urbano del potere rispetto ai bulli d'assalto, ma ho sempre avuto, pur nella diversità d'idee, una certa stima per lei. E anche un po' di simpatia.