gardini

«Noi non siamo secondi neanche alla Fiat»
Ansa
Raul Gardini, il manager che prese le redini del gruppo Ferruzzi, celebre per la scalata a Montedison, era un leader pieno di orgoglio e passione. La sua morte nel 1993, durante Tangentopoli, è ancora un mistero: sia l'ipotesi del suicidio che quella dell'omicidio restano plausibili.
Il Pd candida chi lavora per lo straniero
Ansa
  • Dopo l'addio del dem Sandro Gozi, che correrà per En Marche, Nicola Zingaretti imbarca una fedelissima del capo dell'Eliseo. In entrambi i casi, Parigi si fa beffe di noi. Proprio mentre piovono conferme delle mosse ai nostri danni in Libia.
  • In campo il megafono di Jean-Claude Juncker. Nelle file dei democratici Beatrice Covassi, finora sconosciuta rappresentante Ue in Italia. Impostaci dalla Commissione, amava farsi chiamare «ambasciatrice».
  • Il Consiglio d'Europa scheda i politici leghisti. L'organismo, per le europee, ha stilato una lista di partiti sgraditi perché «ostili all'accoglienza dei migranti». Tra essi il Carroccio e il segretario lumbard Paolo Grimoldi. Impazza il toto candidati. Fi perde Elisabetta Gardini ma riacquista Alessandra Mussolini. Francesco Alberoni per Giorgia Meloni.

Lo speciale comprende tre articoli.

Gardini: «Tajani maschilista, vado a Verona»
Ansa
La capogruppo di Fi a Bruxelles sarà a Verona e non all'assemblea degli eletti azzurri: «Il presidente del Parlamento europeo è un maschilista e un millantatore. Sta portando il partito alla rovina. Il mio è l'ultimo atto d'amore: o succede qualcosa o li saluto».
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