fusioni

Il comparto, considerato tradizionalmente sicuro, trema dopo l’annuncio di dazi anche sui medicinali. J. Lamarck: «Le acquisizioni rafforzano le possibilità di crescita. Interessante la scoperta di nuovi prodotti».
Toni duri dal cda di Piazzetta Cuccia sull’Ops di Siena: «Ostile e contraria ai nostri interessi». Dubbi sul risanamento del Monte. Ma l’ad Nagel ha le mani legate per la passivity rule e può solo difendersi. Titoli giù. Segno che per adesso il mercato sta a guardare.
Il comparto soffre da tempo per l’eccessiva frammentazione e per le troppe regole europee che bloccano i consolidamenti. L’allarme di Ericsson: «Cambio di passo o il Vecchio continente diventerà irrilevante».
La Francia vuole già l’Unione bancaria purché parli francese. Berlino di traverso
Bruno Le Maire (Ansa)
Bruno Le Maire: «Iniziamo con chi ci sta». Christian Lindner: «No, solo uniti». Per Intesa e Unicredit significa stare all’erta per le fusioni.
L’utile di Unicredit cresce del 91%. Annunciato l’aumento dei dividendi
Andrea Orcel (Imagoeconomica)
Andrea Orcel frena sulle acquisizioni: «Ridistribuiremo 22 miliardi contro i 16 annunciati».
Le Firme

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