Il regista Giulio Base porta al cinema le avventure del grande inviato di guerra, morto sul campo nel 1987. Documentò decine di conflitti per testate internazionali, ma non gli viene perdonato il suo passato missino.
Gianfranco Salis ha lavorato con i più grandi registi: «Iniziai giovanissimo sui set, dove si conoscevano donne meravigliose Il cinema mi ha dato la libertà. Ora le bellezze sono omologate: non c’è più interesse, curo il mio archivio».
Il fotografo Giovanni Gastel, fino al 7 marzo al museo Maxxi di Roma: «I social servono a documentare l'attimo, ma il lavoro d'autore ha un altro significato».