Caro Piero Fassino, le scrivo per ringraziarla della sua nuova profezia: dopo aver pagato 500 euro a titolo di «condotta riparatoria» per il profumo rubato all’aeroporto di Fiumicino, ha dichiarato che «la vicenda è chiusa». Siamo sicuri che ha ragione, la «vicenda è chiusa», anche se a noi colpisce il fatto che lei abbia accettato quest’umiliazione: non si era sempre proclamato innocente?
So che vi sorprenderò, ma io solidarizzo con Piero Fassino. Capita a tutti di avere un attimo di disattenzione e di dimenticare qualche cosa, soprattutto se sei come il deputato del Pd, vale a dire un uomo molto impegnato. E l’onorevole piemontese è di certo impegnatissimo. Per capirlo, basta scorrere il suo curriculum che va da ministro della Giustizia a responsabile del Commercio estero, da presidente dell’Anci a sindaco di Torino, da inviato speciale della Ue in Birmania a presidente della Commissione esteri della Camera.
L’avvocato dell’ex segretario dei Ds frigna: «Aggressione mediatica su un episodio banale». Però gli inquirenti vogliono verificare un possibile precedente (mai denunciato) sempre a Fiumicino: da lunedì saranno sentiti tutti i dipendenti del negozio per far luce.