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L’Italia non molla, finalmente
Giorgia Meloni (Imagoeconomica)

La discussione sul Mes rinviata di quattro mesi. L’approvazione diventa arma di trattativa su Patto di stabilità e unione bancaria. Prosegue pure il confronto con Bruxelles sul Pnrr. Questione migranti: passa il principio dei confini comuni e arrivano fondi anche per la Tunisia. Ma Polonia e Ungheria s’oppongono alla ridistribuzione.

È la conferma che non esiste alcuna pioggia di miliardi e che l’Italia da «percettore netto» tornerà a essere «contributore netto». Senza poter decidere in cosa investire.
«C’è l’intesa, anzi no». L’Europa in panne sullo stop (farlocco) al petrolio russo
Ansa
Anche la Ursula von der Leyen spegne l’ottimismo di Parigi: manca l’ok all’embargo marittimo. Misure forse rinviate alla fine di giugno.
Pure il carbone viene da Putin e l’Europa ci lascia in mutande
Ansa
Il paradosso: rimettiamo in funzione le centrali per sostituire il gas russo, ma la materia prima l’acquistiamo sempre a Mosca. Bruxelles intanto nega bond comuni per l’energia: il costo delle sanzioni non sarà distribuito.
«Attenti all’Europa, fa male all’Italia»
Edward Luttwak (Ansa)
Il politologo americano Edward Luttwak: «Questo continente era un esempio di dinamismo. Ora vince la burocrazia. Basta pensare a figure tristi come Paolo Gentiloni. O a Sandra Gallina, responsabile del fallimento sui vaccini».
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