eric clapton

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Love, peace & Hitler. L’ignota passione delle grandi rockstar per il Terzo Reich
John Lennon e la cover del libro di Daniel Rachel (Getty Images)
Un saggio riscrive la storia della musica: Lennon si ritraeva come il Führer e Clapton amava il superconservatore Powell.

L’ultimo è stato Fedez: dichiarando di preferire Mario Adinolfi ad Alessandro Zan e scaricando il mondo progressista che ne aveva fatto un opinion leader laburista, il rapper milanese ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia avventata la fiducia politica riposta in un artista. Una considerazione che vale anche retrospettivamente. Certo, la narrazione sul rock come palestra delle lotte per i diritti è consolidata. Non di meno, nasconde zone d’ombra interessanti.

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L’umana debolezza di sentirsi dio in terra
Ansa
A Eric Clapton lo scrivevano sui muri: «Eric is God». Per il re degli speculatori, George Soros, la sua onnipotenza è «una malattia»- Da Fabrizio Corona a Marta Marzotto, passando per Salvador Dalì e Oscar Wilde: quando il culto di sé si trasforma in megalomania.
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Le canzoni più belle di sempre sono bruciate
Ansa
Nel 2008 un incendio devastò gli Universal Studios di Hollywood, oggi il «New York Times» ha scoperto che incenerì anche un caveau con 50.000 registrazioni originali di leggende come Eric Clapton, Aretha Franklin, Chuck Berry ed Ella Fitzgerald.
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