Il magistrato Giuseppe Cricenti: «Dichiarare lo stato d'emergenza ha consentito al premier di decidere da solo. Negli altri Paesi il Parlamento ha dettato la linea e l'esecutivo l'ha eseguita. I dpcm sono una burocratica e scadente versione del potere scritta malissimo».
Tra bugie e ritardi del governo saremo costretti a finire ancora ai domiciliari. Ma mentre i ristoranti e i bar devono chiudere e gli italiani rispettare il coprifuoco, agli extracomunitari che consegnano il cibo è concesso assembrarsi senza protezioni.
La chiusura potrebbe arrivare già domani, partendo dalle grandi città. Nel nuovo dpcm probabile il divieto di oltrepassare i confini regionali. Poi tocca alla scuola. Il centrodestra respinge la cabina di regia: «Tardi».