Contagi, ospedalizzazioni e intensive sono più probabili tra chi ha tre dosi rispetto a chi ha completato il ciclo primario. I vantaggi della «terza dose» soltanto per gli over 60: eppure Roberto Speranza & C. insistono sulle iniezioni.
Ansa
La protezione riduce i ricoveri, ma nella fascia 5-11 è più frequente l’infezione in chi ha il farmaco. Il dato sparisce.
Antonello Maruotti (Ansa)
Nei documenti ufficiali numeri generici e parziali che occultano le differenze di rischio per i più giovani. Il prof Antonello Maruotti: «Informazioni aggregate e nulla sui bimbi. Sotto i 40 anni la mortalità è dello 0,00038%».
I morti sono più tra gli inoculati. È un'illusione statistica: ormai è «coperto» l'85% degli over 12. Però l'efficacia, tra gli anziani, sta crollando. E «Lancet» insiste: «Chi ha ricevuto gli shot sta diffondendo il virus».