d'alema armi inchiesta

Armi, la Colombia salva D’Alema. La corruzione c’è ma si archivia
Massimo D'Alema (Getty images)
Il gip ha accolto la richiesta dei pm, che parlano di «estrema certezza della trattativa» e di «accordi corruttivi». Ma Bogotà non ha dato seguito alle istanze dell’Italia.
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Armi, la Colombia salva D’Alema. La corruzione c’è ma si archivia
Massimo D'Alema (Getty images)
Il gip ha accolto la richiesta dei pm, che parlano di «estrema certezza della trattativa» e di «accordi corruttivi». Ma Bogotà non ha dato seguito alle istanze dell’Italia.
Gli affari di D’Alema svelati dalla Polizia
Alessandro Profumo e Massimo D'Alema (Ansa)
La Digos ricostruisce il ruolo dell’ex premier nella compravendita di armi in Colombia e la capacità di operare per conto dello studio legale di Miami. Baffino si è scelto i «suoi uomini» in Fincantieri e ha avuto da Leonardo documenti classificati girati alla controparte.
La Digos: «Rilevanti rapporti con mondo dell’informazione e lobby». E dalle carte emergono anche le manovre mediatiche e il soccorso rosso di «Repubblica».
Le 10 domande a cui l’ex premier deve rispondere
Massimo D'Alema (Ansa)

Massimo D’Alema prova a fare la vittima. Invece di rispondere alla legittima domanda su che cosa ci facesse lui, ex presidente del Copasir ed ex vicepresidente dell’Internazionale socialista, al telefono con una banda di faccendieri impegnati in commerci d’armi, il già presidente del Consiglio e ministro degli Esteri si duole che le sue conversazioni con pregiudicati per gravissimi reati di sangue siano divenute pubbliche.

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