Giuseppe Conte (Ansa)
C'era una volta la sinistra che reclamava la fantasia al potere. Purtroppo, oggi la stessa sinistra ha portato l'idiozia al potere. Difficile definire in altro modo alcune delle decisioni contenute nel dpcm firmato l'altra sera da Giuseppe Conte. Come si fa infatti a comprendere e giustificare provvedimenti che decretano la chiusura delle pasticcerie (che potranno però fare asporto) e consentono invece l'apertura delle panetterie?
Giuseppe Conte (A.Benedetti/Corbis/Getty Images)
Gli uomini che gestiscono l'emergenza sono in perenne ritardo: automediche, cablatura delle scuole, terapie intensive. Sui trasporti Domenico Arcuri cade dalle nuvole. E dopo il flop di Immuni, il tracciamento è rimasto un miraggio. Però il conto degli errori lo paghiamo noi.
Andrea Crisantti (Ansa)
La politica catechizza i cittadini, che già rispettano le regole, patendo semmai errori e ritardi dell'esecutivo.
Giuseppe Conte (Ansa)
I trasporti restano intasati, le terapie intensive già finanziate non sono realizzate e gli aiuti agli imprenditori arrivano a singhiozzo. Ma anziché rimediare ai ritardi, il premier ficca il naso nelle case e chiude i locali.
Antonio Pennacchi (Ansa)
Lo scrittore Antonio Pennacchi: «Abbiamo dato i pieni poteri a Giuseppe Conte senza fiatare e lui ora governa da solo credendosi Giulio Cesare. Mettetevi nei panni degli olandesi: dareste i soldi a tipi così?»