(Ansa)
La compagnia aerea batte cassa a Roma. Oltre ai tagli Wartsila a Trieste ci sono altre crisi che languono senza soluzione: Ilva ed ex Lucchini. Tocca al nuovo ad di Invitalia.
Gara a due per la conquista di Ita. Almeno per il momento visto che c’è tempo fine a fine maggio per depositare l’offerta vincolante finalizzata all’acquisto della compagnia guidata da Alfredo Altavilla e controllata dal Tesoro.
Secondo quanto risulta a Verità&Affari hanno già depositato l’offerta vincolante la Msc Crociere della famiglia Aponte, in cordata con Lufthansa, e il fondo Certares, assieme ad Air France e Delta. Non è per ora della partita Indigo Partners, il fondo che in pancia sei compagnie low cost (tra queste Wizz Air) e ne ha già quotate cinque. Ma non è escluso che possa rientrare in gioco più in avanti.
Al momento si prospetta quindi una battaglia franco-tedesca per la conquista delle spoglie della vecchia Alitalia. Tanto più che sembra che Certares abbia notevolmente migliorato la sua proposta che inizialmente non superava gli 800 milioni di euro. Secondo indiscrezioni, il rilancio della cordata che vede coinvolta anche Air France si avvicina infatti alla proposta di Msc che oscilla tra 1,3 e 1,5 miliardi.
A questo punto, a parità di importo, la partita si giocherà sui progetti per Ita. Intanto il tempo stringe: le offerte vincolanti potranno infatti essere depositate solo fino a fine mese. La decisione del Tesoro sulla proposta migliore potrebbe già arrivare a metà giugno. Tuttavia è estremamente difficile che l’operazione possa finalizzarsi prima della seconda metà del mese di luglio.
IL CONFRONTO
Il consorzio formato dal colosso della navigazione della famiglia Aponte e dalla compagnia tedesca resta in vantaggio anche in virtù di un progetto industriale che prevede diverse sinergie con l’attività di cargo e i favori del Tesoro che è il vero dominus della partita. Aponte e i tedeschi sono in pista da qualche mese e puntano su Fiumicino e Linate come hub passeggeri e su Malpensa per il cargo, il business che ha i maggiori margini di crescita. Lufthansa - da questo punto di vista è stato molto chiaro il l’ad Carsten Spohr - intende usare Roma come hub verso il Sud del mondo visto che ha già saturato Francoforte e Monaco.
Nella sua offerta Msc ha proposto anche di far fronte al pagamento di 400 milioni, la prossima tranche di liquidità che il Tesoro deve immettere nella compagnia entro fine aprile, al posto del Mef, ma non sarà necessario, anche perché il termine per l’aumento di capitale è stato spostato a fine giugno. Intanto in queste ore prosegue l’analisi dei bilanci di Ita che ha chiuso l’esercizio 2021 in perdita (147 milioni), ma spera nella stagione estiva per recuperare terreno.
LE RISPOSTE
«Non ci sarà reciprocità di equity. Ita Airways non investirà nel capitale delle aziende che dovessero acquistare la maggioranza del nostro capitale» ha spiegato il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla, rispondendo alle domande dei parlamentari, in occasione di un'audizione alla Camera sulla vertenza dei lavoratori dei call center Covisian e Almaviva.
«Se, invece, per reciprocità dal punto di vista di sinergia industriali ci sarà assolutamente una reciprocità ha poi aggiunto il manager -. Ita Airways beneficerà del network delle compagnie che dovessero partecipare all'acquisizione di Ita e a tutte le sinergie di costo. I business plan con i diversi soggetti che si sono dichiarati interessati ad Ita sono in lavorazione in questo giorni, per rispettare le tempistiche stabilite dal Mef per l'aggiudicazione della gara. Dal punto di vista industriale, la compagnia sarà sarà integrata all'interno di questi network internazionali».
«Il nostro piano industriale ha citato dal primo giorno la necessità di Ita Airways di confluire all'interno di una alleanza strutturale perchè abbiamo riconosciuto l'impossibilità con una flotta di 52 aerei di diventare un player mondiale e di restare indipendente - ha aggiunto Altavilla - . Confluire all'interno di un'alleanza più vasta è un processo indispensabile della crescita e sviluppo della compagnia».
Si avvia dunque verso l’epilogo la dimissione di ciò che resta dell’ex compagnia di bandiera. Anche «le gare per la manutenzione e l'handling sono in corso di finalizzazione - ha concluso -. Per quanto riguarda la posizione di Ita Airways non abbiamo ritenuto necessario e opportuno per la società assumere partecipazioni azionarie nei consorzi che eventualmente avrebbero dovuto presentarsi come offerenti al bando indetto dall'amministrazione straordinaria perché abbiamo raggiunto accordi commerciali di lungo termine, sia per l’handling che per la manutenzione, con orizzonti temporali compresi fra gli otto e i dieci anni, proprio a tutela dei lavoratori della ex Alitalia che verranno riassorbiti».