I file resi pubblici da Elon Musk svelano il controllo sistematico operato dal social. Tra le vittime l’epidemiologo di Harvard che contestava le autorità Usa. E chi smentiva l’allarmismo sulla letalità del virus nei bambini.
La lotta alle (presunte) fake news è un’industria legata a gruppi di potere che orientano il pubblico: magnati Usa e Unione Europea. Ecco tutti i nomi e le cifre.
I conflitti d’interessi nascosti di chi deve verificare le notizie. Le maggiori lobby sono quelle Lgbt, Facebook e Big Pharma.
Nella piattaforma di Mark Zuckerberg una commissione interviene solo per vagliare i ricorsi.
Nel 2020, il social oscurò le notizie sugli affari sporchi del figlio del leader dem usando la scusa (priva di prove) che arrivassero da pirati informatici. Erano i politici liberal a chiedere di controllare e cancellare i cinguettii.