caro gas

Taglio alle bollette: c’è da scalare il muro Ue
Imagoeconomica
Oltre al nodo risorse, l’obiettivo è trovare 4 miliardi per le famiglie e le imprese. Il governo sta trattando con Bruxelles per evitare che alcune misure vengano considerate aiuti di Stato. L’opposizione minaccia di scendere in piazza ma non ha proposte alternative.
Bruxelles persevera. Contro il caro gas rispolverata ancora l’idea del price cap
(iStock)
Rivelazione del «Ft». La misura, consigliata da Draghi, però creerebbe più distorsioni. Associazioni di settore in rivolta.
  • Inflazione al galoppo e stipendi a rischio. Si sono già visti i primi scaffali vuoti. E si va verso i razionamenti di energia minacciati da Mario Draghi. Sembra di essere tornati agli anni Settanta.
  • «L’Europa miope parla solo di debiti ma dovrebbe aiutarci a investire». Il docente di economia politica Gustavo Piga: «Gli Stati Uniti applicano politiche espansive per favorire l’occupazione. Qui invece si puniscono le aziende aumentando il disagio sociale che 50 anni fa riuscimmo a evitare».
  • «Adesso il nodo è capire che cosa succederà alle paghe dei lavoratori». L’economista Leonardo Becchetti: «Se non aumentano vengono colpite le famiglie, se aumentano parte una spirale pericolosa».
  • «È inutile il ritorno all’austerity». Il professore della Cattolica Luigi Campiglio: «Le domeniche a piedi e i tagli all’illuminazione varate dal governo Rumor nel 1973 non servirono a nulla. Decisivi furono Bundesbank e Fmi».

Lo speciale comprende quattro articoli.

Pesa un mix di più fattori: lo stop all’Eastmed, il Green deal, l’addio ai contratti a lungo termine e l’asse Mosca-Berlino.
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