carne sintetica europa italia

Il documento condiviso con Francia e Austria e approvato da altri 9 Paesi mette in guardia dai pericoli sociali, ecologici ed economici. Via libera ai cibi coltivati solo con l’assenso dell’authority dei farmaci.
Il Colle si piega ai diktat dell’Europa: «No al divieto sulla carne sintetica»
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Il Quirinale pronto a bocciare il provvedimento varato dall’esecutivo Meloni (ora alla Camera) che proibisce la produzione e la vendita di alimenti coltivati nei bioreattori. Che fanno gola solo ai miliardari progressisti.
Ma pure gli amministratori di sinistra hanno   capito che quel cibo è fregatura
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Emilia-Romagna, Puglia, Campania e Toscana sono territori che in larga parte campano sugli allevamenti e la loro lavorazione. Lo stop al cibo naturale sarebbe un disastro produttivo-reddituale e occupazionale.
«Col cibo sintetico si rischia il monopolio»
Felice Adinolfi (Imagoeconomica)
Il docente di Economia agraria Felice Adinolfi: «Presentare la carne in provetta come la salvezza del mondo è folle. Quattro o cinque proprietari di tecnologie brevettate potrebbero accendere e spegnere un bioreattore e decidere come sfamarci. Distruggendo la filiera».
Ecco la filiera di chi impone la carne sintetica
Enrico Carraro, presidente di Confindustria Veneto (Imagoeconomica)
Anche Confindustria Veneto è rimasta vittima della falsa narrazione sulla validità economica e nutritiva dei cibi in provetta. In Italia esiste una sola azienda che se ne occupa: sono i grandi colossi, finanziati dall’Europa, che invece ci guadagneranno.
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