carceri coronavirus

Più alberi nelle carceri per aiutare a rifiorire
Ansa
Anche nelle prigioni ci vorrebbero giardini, fiori e del verde per convincere le persone di poter vivere meglio. Gli uomini non sono piante, ma da loro si può imparare a sorgere e crescere, rivestirsi di foglie e frutti, perdere quasi tutto. E, dopo l’attesa, rinascere.
Nessuna punizione per i detenuti rivoltosi
Ansa
Dei 6.000 che hanno messo a soqquadro le carceri a marzo, solo un centinaio rischia la sorveglianza speciale. I procedimenti disciplinari a carico degli agenti, invece, proseguono. E il decreto Bonafede per riportare dentro i boss finisce alla Consulta.
La vera trattativa tra Stato e mafia di cui Bonafede non ha capito nulla
Alfonso Bonafede (Andrea Pirri:NurPhoto via Getty Images)
Strane rivolte carcerarie, misteriose circolari ministeriali, sospetti lanciati come sassi in tv. Ma nessuna Procura indaga sullo scandalo delle scarcerazioni dei detenuti mafiosi avvenuto sotto il ministro grillino.
Dopo i mafiosi tocca ai terroristi? Cesare Battisti chiede i domiciliari
Cesare Battisti (Ansa)
Si è appellato alle condizioni di salute. Ieri notte cdm sul decreto «riacchiappa boss».
«Rivolte usate per le scarcerazioni». Per i pm c’era un piano dietro il caos
Rebibbia, rivolta 9 marzo 2020 (Antonio Masiello:Getty Images)
Due fascicoli dei magistrati romani sugli scontri dentro e fuori Rebibbia del 9 marzo. E la pista dell'antimafia: parenti e anarchici mossi da dietro le sbarre per ottenere il liberi tutti. Il procuratore capo: «Vogliamo capire».
Le Firme

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