2024-08-20
Direttore, le spiego perché sulle carceri si sbaglia
I detenuti sono in costante crescita, le strutture sono degradate e per costruirne di nuove servono anni.Ex detenuto Caro direttore, ogni giorno leggo il suo editoriale: molte volte concordo, a volte dissento. In questo caso, oltre a dissentire, mi sento in dovere di inviarle questo appunto per aprire un momento di riflessione.1. È normale e fisiologico per un governo di destra costruire nuove carceri per far fronte all’aumento dei detenuti, ma per costruirle ci vogliono anni: e nel frattempo che si fa? Perché i vari governi di centrodestra o tecnici non ci hanno pensato prima?2. I detenuti sono in costante aumento, perché, dai tempi di Mani pulite, sono aumentate le fattispecie di reato e sono aumentate di molto anche le pene: negli anni 90, con 2.000 omicidi l’anno e con guerre di mafia in corso, vi erano al massimo 50.000 detenuti. Oggi, con tutti gli indici di criminalità al minimo storico, abbiamo 61.000 detenuti oltre 78.000 detenuti in misura alternativa (ai domiciliari, semiliberi e affidati) e circa 100.000 persone che sono «liberi sospesi», cioè aspettano che il magistrato di sorveglianza decida se debbano scontare un residuo pena in carcere o in misura alternativa (come me). Arriviamo a 240.000 persone con limitazioni della libertà.3. I governi di centrodestra si distinguono per l’introduzione di nuovi reati, mentre i governi di centrosinistra si distinguono per l’aumento delle pene (il governo Renzi aumentò le pene per mafia e corruzione dopo il mio arresto).4. In carcere si creano aspettative di liberazione perché la gran parte dei detenuti è poco scolarizzata o straniera e le notizie false si propagano alla velocità della luce: dallo scorso anno in molti pensano sia questione di poco l’aumento dello sconto di pena per la liberazione anticipata. Aspettative frustate provocano ribellioni.5. Nella gran parte delle carceri si vive in condizioni degradanti per il sovraffollamento e la vetustà delle strutture, alcune risalenti al 1800: vedi il carcere di Regina Coeli dove sono presenti 1.100 detenuti a fronte dei 650 posti disponibili.6. Manca il personale penitenziario: agenti, educatori, direttori. E da anni.7. Il nuovo provvedimento in tema di ordine pubblico varato dal governo Meloni e all’esame del Parlamento aumenta le pene ed estende l’area penale: ciò provocherà l’ingresso in carcere di molte persone in un contesto già al limite.8. I magistrati di sorveglianza sono pochissimi e in parte poco motivati: appena possono, chiedono il trasferimento in posti ritenuti migliori.9. Io ritengo che, allo stato, l’unica misura deflattiva e non generalizzata per decongestionare le carceri sia la rapida approvazione della proposta di legge Giachetti che aumenta lo sconto di pena per la liberazione anticipata solo per quei detenuti che tengono una buona condotta e partecipano alle attività trattamentali in carceri, dando evidente prova di risolcializzazione. Mi fermo qui ma potrei continuare per molto. Sono solo spunti per una riflessione.
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