La vera trattativa tra Stato e mafia di cui Bonafede non ha capito nulla
Alfonso Bonafede (Andrea Pirri:NurPhoto via Getty Images)
Strane rivolte carcerarie, misteriose circolari ministeriali, sospetti lanciati come sassi in tv. Ma nessuna Procura indaga sullo scandalo delle scarcerazioni dei detenuti mafiosi avvenuto sotto il ministro grillino.
L’Iran è una pedina importante per i rifornimenti energetici di Pechino e per la sua proiezione nel mondo. Eppure il Dragone non si è mosso in difesa di Teheran: non ha voluto sfidare gli Usa e scontentare la Ue.
L’analista Michael Lai, ricercatore senior del Middle East Media Research Institute (Memri): «Il leader cinese ha imparato a camuffare la sua influenza. Pure se non sempre rispetta le promesse sugli investimenti».
Quelle armi provenienti dall’Impero di Mezzo finite a Hamas e Huthi.
L’Ucraina esce dalla convenzione che mette al bando gli ordigni. La Russia intensifica i bombardamenti. Telefonata tra i capi delle intelligence di Washington e Mosca.
Donald apre alla possibilità di alleggerire le sanzioni a Teheran. Ma le precondizioni per il suo nuovo Medio Oriente sono la fine dell’arricchimento dell’uranio e la pace a Gaza. Per la quale pressa ancora Netanyahu.