Joseph Lin Yuntuan, prelato fedele alla Santa Sede e non alla «Chiesa» di regime, sarà vescovo a Fuzhou. La Cina ratifica. È una rottura dello schema precedente, in cui era Roma a dare l’ok alle scelte del partito.
Prevost scrive a Di Segni: «Rafforziamo il nostro dialogo». Pizzaballa: «Un viaggio in Terra Santa è tra le priorità». Aria nuova pure nella gestione della diocesi di Roma.
Non ostile alle benedizioni gay, comprese le obiezioni dei vescovi africani e si oppose ai corsi Lgbt a scuola. Bergogliano sulla comunione ai divorziati, contrario alle divisioni ideologiche. Come dimostra il suo motto.
«Sulle riforme di Francesco non è possibile il passo indietro», confidava al Corriere della Sera un cardinale prima di rinchiudersi in conclave. «Chi sarà eletto percorra la strada di Bergoglio», intimava perentoriamente dalle pagine di Repubblica un altro porporato.