Il fascicoletto (con tanto di screenshot porno) circola nelle sacre stanze: protagonisti un professionista e un vaticanista in ottimi rapporti col cardinale Angelo Becciu. Torna alla ribalta la lobby gay nella Santa Sede.
Cecilia Marogna aveva provato ad allestire agenzie di intelligence in Vaticano parlando con l'allora capo della Gendarmeria, Domenico Giani. Che commenta: «Una idea del genere da noi non aveva spazio». Le foto su Facebook e le magre dichiarazioni dei redditi.
Il cardinale australiano, che ha passato 400 giorni in galera per false accuse di pedofilia, viene finalmente ricevuto da Bergoglio. Resta da chiarire chi inviò i soldi ai suoi accusatori e il ruolo di Angelo Becciu nella vicenda.