barbari

Quei paragoni storici insensati per legittimare l’invasione migratoria
Ellis Island, New York, circa 1905. Immigrati italiani (Getty Images)

In Contro il globalismo, Tommaso Indelli smonta gli argomenti di chi vorrebbe aprire le frontiere sulla base di azzardati parallelismi storiografici.

Giugno 1940: quando i francesi si trovarono in casa i «barbari pagani» tedeschi
Francia, giugno 1940. Un soldato tedesco mostra la bandiera di guerra sottratta ad un reggimento francese (Getty Images)

L’invasione tedesca della Francia destò inquietudine e preoccupazione, ma anche una sincera curiosità culturale. Montherlant vi vide un trionfo dei vecchi dèi. E che scandalo per quei soldati sempre nudi…

Chesterton spiega i veri «barbari» pronti a fare a pezzi la civiltà
Gilbert K. Chesterton (Getty Images)
Rubbettino pubblica il testo anti prussiano del 1914 in cui l’autore inglese rintraccia il «male europeo moderno». Un progressismo che riduce l’uomo a oggetto di rapporti di forza. Cancellando la parola, la tradizione e il diritto.
I barbari? Poveri migranti (con le armi)
Lo storico Walter Pohl, ospite del Festival del Medioevo di Perugia, rilancia la lettura politicamente corretta delle invasioni. «Meglio chiamarle migrazioni». Però non può negare l'aspetto violento e per giustificarlo deve arrampicarsi sugli specchi.
Chi sta tra la gente fa impazzire il Palazzo
ANSA
«Repubblica» delira: Matteo Salvini è un barbaro perché frequenta i cittadini. Per il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari ascoltare gli elettori significa «privilegiare l'ignoranza». Ma se incontrare le persone normali è populismo si fa largo una strana idea di democrazia.
Le Firme

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