Sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue dopo l’entusiasmo arriva la frenata

Sull’ingresso dell’Ucraina nell’Ue dopo l’entusiasmo arriva la frenata
Charles Michel (Ansa)
  • Gli annunci di Ursula von der Leyen e Charles Michel e la richiesta di Volodymyr Zelensky lasciano posto al realismo. Josep Borrell: «Servono anni». All’Onu Mosca nega l’evidenza. Intanto Pechino copre lo zar, mentre Recep Tayyip Erdogan gli chiude il Mar Nero.
  • Il filo sottile su cui cammina il Papa. Pietro Parolin chiede di evitare la «catastrofe» e Bergoglio spinge per la pace. Senza urtare il patriarca di Mosca, vicino al Cremlino. E freddo con ortodossi ucraini e greco-cattolici.

Lo speciale comprende due articoli.

Intesa bipartisan per abolire il lemma dai documenti della Pa. Una lotta contraddittoria: può persino nuocere alle minoranze.
Soldi per armi a Kiev e caos territori. Le fratture multiple del Pd di Schlein
Elly Schlein (Ansa)
La leader piddina minaccia su Instagram: «Siamo qui per restare». E dice no alle munizioni agli ucraini pagate con il Pnrr. Al voto di oggi a Strasburgo i suoi però sono divisi. Intanto la segretaria ligure molla.
Ma la destra si è tenuta i mandarini di sinistra
Roberto Cingolani (Imagoeconomica)
Altro che occupazione: Cingolani è l’ad di Leonardo, Riotta collabora con Crosetto mentre Ruffini è ancora alle Entrate e Valentini fa il portavoce. Al Demanio è rimasta pure la cognata di Gentiloni.
Mortadella esce dal frigo e scopre che c’è la dittatura
Romano Prodi (Imagoeconomica)

Romano Prodi denuncia il «rischio autoritarismo» per i giri di valzer in Rai e per il fatto che non si è ancora nominato Stefano Bonaccini commissario. Ridicolo: forse si è dimenticato che cosa hanno combinato lui e i suoi compagnucci.

Le Firme
In diretta dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino e alle 7 di sera
Ascolta tutti i nostri podcast
Guarda tutti i nostri video

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Change privacy settings